Largo Passamonti, Remuria: "Valuteremo vie legali in caso di revoca della concessione"
L'associazione potrebbe svolgere la rassegna Scalo Playground, ma aspetta di conoscere la posizione del municipio. E sul nuovo bando dice: "Fare cultura gratis senza somministrazione non è sostenibile"
Il II municipio ha di recente pubblicato un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni d'interesse da parte di realtà private a organizzare eventi culturali durante l'estate a San Lorenzo, nello specifico a piazza dell'Immacolata, piazza dei Caduti, Villa Mercede e largo degli Osci. Non c'è largo Settimio Passamonti e la ragione è semplice: la concessione dell'area è ancora in capo all'associazione Remuria e nessuna revoca, annunciata a metà febbraio, è stata comunicata ufficialmente.
Non c'è nessuna revoca della concessione per Scalo Playground
A dirlo non è solamente l'assessore alla cultura del II, Fabrizio Rufo, intervenuto il 4 maggio in una commissione Cultura convocata dalla presidente Lucrezia Colmayer (Pd) per fare chiarezza sull'estate municipale, ma anche l'associazione stessa interpellata da RomaToday. "L'avviso che ci informava dell'avvio del procedimento di revoca - spiega Gabriele, operatore di Remuria - non è stata seguita a nessun altro atto ufficiale. Ancora oggi siamo in attesa di capire dal municipio se possiamo svolgere la manifestazione anche quest'anno. Non conosciamo gli esiti dell'istanza. Noi, in punta di legge, saremmo legittimati ad aprire Scalo Playground visto che siamo a maggio e la concessione prevede che l'evento duri fino a ottobre". E non solo per questo 2022, ma anche per il 2023, vista la deroga ottenuta lo scorso anno in virtù dell'emergenza Covid che ha imposto lo stop nel 2020.
"Il municipio non ha il coraggio di negarci l'area"
"La questione ci tiene appesi - prosegue Gabriele - , c’è un reale impedimento allo svolgimento del nostro lavoro e ad oggi abbiamo contratti in essere, ricerca di personale e possibilità di svolgere attività ma nessuna certezza. Abbiamo anche fatto la domanda di occupazione suolo pubblico, ma non c’è stato né il coraggio del municipio di comunicarci un diniego definitivo, né la disponibilità ad affrontare nel merito la realizzazione della terza edizione di della manifestazione, ragionando su possibili modifiche e accogliendo eventuali richieste del territorio".
L'apertura di Remuria: "Disposti a rivedere il programma degli eventi"
L'associazione, che nel 2020 aveva vinto anche il bando comunale per parco Schuster nell'VIII municipio ("Lì siamo stati accolti diversamente"), rivendica la bontà della propria offerta culturale: "Riconosciuta anche da una parte della sinistra cittadina e municipale - continua Gabriele - visto che sia i Giovani Democratici del II, sia il consigliere capitolino Lorenzo Marinone, ci hanno fatto i complimenti e portati ad esempio su come si fa un'attività all'interno dell'estate romana. Noi a San Lorenzo saremmo aperti a rivedere alcune cose, come ribadito anche alla presidente Francesca Del Bello durante l'ultimo incontro avuto: ridurre le attività durante il periodo di apertura delle scuole, quindi fino al 15 giugno e dal 15 settembre in poi, gestire meglio il deflusso della gente insieme alle forze dell'ordine, inserire eventi meno impattanti durante la settimana e siamo disponibili a dare supporto per organizzare eventi in altri luoghi del territorio. Ma l'esperienza di Scalo non va eliminata, semmai vanno creati più poli d'attrazione".
"Il nuovo avviso pubblico non ci interessa"
Riguardo all'avviso pubblico partorito dall'amministrazione locale, quindi quattro aree messe a bando da far gestire ad un solo soggetto privato senza supporto finanziario e con una serie di condizioni da rispettare, Remuria non sembra essere particolarmente interessata: "Innanzitutto andava fatto prima - risponde Gabriele - , purtroppo per queste cose va fatto uno studio di fattibilità e c'è poco tempo a disposizione. Inoltre, mi chiedo come qualcuno possa prendersi la briga di proporre un cartellone di eventi di livello, ogni giorno per tre o quattro mesi, senza poter fare somministrazione, non essendoci finanziamento municipale. Va poi detto che spostare l'esperienza di Scalo Playground altrove non garantisce lo stesso successo, successo conclamato e riconosciuto da tutti. Per qualcuno ne abbiamo avuto anche troppo. Vorrei dire però che con la nostra rassegna un'area prima degradata è stata riqualificata, viene curata. E se abbiamo potuto proporre centinaia di eventi, presentazioni di libri, il centro estivo, concerti e rassegne letterarie in forma gratuita è perchè abbiamo avuto il sostegno della parte commerciale, che ha anche dato lavoro a quasi 100 persone".
Rischio contenzioso in caso di revoca: "Decideremo con i legali"
Infine, il nodo critico che potrebbe creare più di un mal di testa dalle parti di via Dire Daua, portato all'attenzione dell'assessore Rufo anche in commissione cultura: il possibile contenzioso in caso di revoca ufficiale della concessione con ben due anni di anticipo. "La questione legale fino ad ora abbiamo cercato di considerarla come ultima possibilità - conclude Gabriele - ma esiste. Speriamo si possa arrivare a una mediazione, anche se siamo già a maggio inoltrato. Lo scorso anno abbiamo ricevuto due controlli da parte delle forze dell'ordine, le incongruità riscontrate sono state risolte, abbiamo subito e rispettato 3 giorni di chiusura, ma per il resto non sono state fatte altre rilevazioni negative. Per noi il lavoro è il tema principale, abbiamo dei contratti in essere, se la concessione dovesse essere revocata ci consulteremo con i nostri legali e capiremo quale percorso intraprendere. Quella del municipio ad oggi è una decisione tutta politica, non ci sono appigli concreti contro di noi".