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San Lorenzo San Lorenzo / Via dei Sabelli, 88

San Lorenzo, il Grande cocomero compie 25 anni. E lancia una raccolta fondi

Anche l'associazione ha ricevuto la richiesta di arretrati dal Campidoglio

“Per il servizio che svolgiamo dovremmo essere in credito con il comune. E invece ci ritroviamo con un debito”. Il Grande Cocomero festeggia i suoi 25 anni con una campagna di raccolta fondi, sotto il peso di bollettini che ogni mese gli ricordano il (presunto) valore commerciale di quello scantinato di una scuola di via dei Sabelli 88 dove svolgono le loro attività a sostegno dei più giovani: “Quasi mille euro al posto dei 203 euro che abbiamo sempre pagato. Senza contare le migliaia di euro di arretrati che ci sono stati richiesti”. Graziella Bastelli è coordinatrice del vicino Istituto di neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I e presidente dell’associazione di San Lorenzo, che organizza attività rivolte prevalentemente ai minori con disturbi psichici. Era già a San Lorenzo quando lo psichiatra romano Marco Lombardo Radice rivoluzionava il dipartimento di neuropsichiatria. E in qualche modo 'Il grande cocomero' riparte da lì. Da quei locali dove la regista Francesca Archibugi girò l'omonimo film, ispirato alla figura di Radice. 

Poi è arrivata la delibera 140, che sulla spinta di un’indagine della Corte dei conti in merito ad un possibile danno erariale, ha rimesso in discussione il valore sociale di centinaia di affitti calmierati. Una vicenda che si trascina ormai da tre anni. “Ogni volta che rilasciamo un’intervista, il Campidoglio assicura verbalmente che i bollettini che ci vengono recapitati vanno rivisti al ribasso. Ma non abbiamo mai avuto una comunicazione ufficiale”. Anche la delibera depositata recentemente da una decina di consiglieri di maggioranza, prima firma la presidente della commissione Cultura Eleonora Guadagno, chiede la sospensione degli sgomberi fino al 15 novembre, ma demanda il futuro del Grande Cocomero, così come di tutti gli altri spazi nati e cresciuti nei beni indisponibili di Roma Capitale, ad un regolamento in via di definizione. 

Intanto si prosegue come sempre. “Sono 25 anni che volontari e utenti, che in alcuni casi a loro volta sono diventati volontari, mandano avanti con le proprie forze e con autofinanziamenti il Grande Cocomero” racconta Bastelli. L’ultimo crowdfunding è stato lanciato il 31 maggio. “Il Grande Cocomero ha bisogno di Voi” si legge nel testo “per la creazione di uno spazio di condivisione sempre efficiente in cui gli adolescenti e i giovani adulti possano trovare sempre strumenti adeguati per costruire la propria “zucca” condivisa piena di relazioni e connessioni reali e tangibili”. 

C’è da ricomprare il biliardino “perché quello che abbiamo si è rotto ed è diventato pericoloso” racconta Bastelli. “Serve il materiale per i laboratori, i colori, i pennelli, le tele”. E ancora la musica. “La sala è già stata isolata, grazie ad un finanziamento da 10 mila euro della chiesa valdese, ma va mantenuta. La concediamo gratuitamente ai gruppi emergenti del quartiere e in cambio organizziamo corsi di musica di qualità”. Accade anche con il teatro. “I gruppi che al mattino provano qui dentro, ci aiutano nei laboratori teatrali con i più giovani. E accade per corsi di pittura, cineforum, il canto”. Il prossimo 25 e il 26 giugno saranno in piazza dell’Immacolata a San Lorenzo. La compagnia teatrale, il Condominio di via dei Sabelli il suo nome, “ha costruito una storia con un laboratorio di scrittura creativa, piena di segreti e di misteri dove ogni personaggio dà la sua complessità al racconto”. 

Un credito che si è trasformato in un debito, una delle frasi che si sente di più da queste parti. Di fronte alla realtà quei bollettini assumono la forma di un paradosso. “Sul territorio non c’è più niente. Il sostegno alla crescita nell’età evolutiva è completamente scoperto, un’età fondamentale per rivisitare la propria infanzia, imparare ad amarsi, e crescere. Senza tutto questo, molti ragazzi ricadono nella patologia, necessitano di nuovi ricoveri. Il Comune non solo dovrebbe sostenerci ma dovrebbe garantire un servizio simile in tutti gli altri territori della città”.

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