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Croci, vasi e immagini sacre: al cimitero del Verano è boom di furti

Prima i vasi, ora i crocifissi e le immagini sacre. Continua lo scempio al cimitero capitolino. Un anno fa il furto del mezzo busto di Almirante

Continua lo scempio al Cimitero del Verano. Ad un anno esatto dal furto del mezzo busto del leader politico, Giorgio Almirante, il degrado a cui è soggetto il cimitero è ormai sotto gli occhi di tutti. A denunciare la situazione ci pensa questa volta Stefano Tersigni, della lista civica "Roma Capitale è tua" che commenta "sono molte le segnalazioni che ci sono arrivate da cittadini esasperati per i continui furti di vasi in rame al cimitero del Verano". Il prezioso "oro rosso" continua a far gola ai malviventi, anche se non mancano le inversioni di tendenza.

Secondo Tersigni, infatti, "il furto dei vasi di rame andava di moda fino a poco tempo fa. Adesso ad essere rubati sono soprattutto le croci e le immagini sacre. Questa mattina, ad esempio, è stata rubata la croce in rame presente sulla tomba della mia famiglia". Un fatto, questo, che può trovare una spiegazione se si considera che la fusione di queste decorazioni è molto più pratica e veloce rispetto ai pesanti vasi.

"Il continuo entrare e uscire dal cimitero di nomadi è sotto la vista di tutti" continua. "Spesso vengono visti aggirarsi con buste e cassette coperte. Ciò che chiediamo è che venda attivato dal Comune un servizio di vigilanza privata o che ci sia una presenza costante della polizia municipale". Attualmente è presente un solo agente che per motivi tecnici non riesce a vigilare nell'intero perimetro del cimitero.

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