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San Lorenzo: 'Letti di Fuori', il flash mob di Melissa P. contro il rumore della movida

Alla manifestazione "silenziosa" organizzata dalla scrittrice e dal Comitato di Quartiere presenti anche la sindaca Raggi e la presidente del II Municipio Del Bello

Cento manifestazioni del genere e forse si potrà andare a dormire più tranquilli a San Lorenzo. L'iniziativa di protesta silenziosa contro la movida scellerata "Letti di fuori" s'è fatta carne, sedie, idee, coperte, dialogo e libri ieri sera, dalle ore 23 presso Largo dei Volsci.

Proposto dalla scrittrice Melissa Panarello (nota ai più per il caso letterario del 2003 "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire") e promosso dal Comitato di Quartiere, l'evento ha registrato, tra le tante altre, la presenza della sindaca Virginia Raggi e della presidente del II Municipio Francesca Del Bello.

La manifestazione è stata organizzata per recuperare la vivibilità di San Lorenzo. Tutti in piazza con un libro o un gioco da tavola, per stare insieme, dimostrando che lo si può fare civilmente, senza disturbare chi ha diritto al sonno e al riposo. "Non siamo contro nessuno - scrive il Comitato - nessuno ci è nemico, San Lorenzo è e rimane un luogo accogliente, ma è arrivato il momento di ridistribuire gli spazi e viverli in modo responsabile nel rispetto di tutti".

Letti di Fuori

La proposta di Melissa

Turbata da una violenta rissa vista dalla sua finestra, Melissa Panarello già il 12 settembre scriveva su Facebook: "Alle 00.30 di un martedì qualsiasi nel vivace quartiere di San Lorenzo, si veniva svegliati e turbati da un gruppo di minorenni che mettevano in atto una vera e propria guerriglia urbana. Dieci di loro contro due nordafricani, accusati di aver sottratto un braccialetto d'oro. I minorenni, alterati dallo sgarbo e forse da troppo alcol a basso prezzo, salivano in piedi sui motorini e pestavano a sangue uno degli accusati riempiendolo di calci sulla faccia, sulla testa. Chiarissimi rumori di ossa rotte, urla sovrumane, adrenalina e follia (...) Intorno molti curiosi di passaggio, finestre aperte sul terrore, ragazzi e ragazze che continuano a bere i loro alcolici senza dar troppo peso alla faccenda, perché è normale pestarsi, perché è normale la violenza, è normale che in una serata così possa scapparci il morto. Io tremo di paura e di rabbia. Quattro volanti arrivano venti minuti dopo, quando è tutto finito, quando tutti si sono sparpagliati per il quartiere, forse a nascondersi, forse a darsele da qualche parte senza essere visti (...)". Poi l'appello finale: "Francesca Del Bello, Virginia Raggi: San Lorenzo non è la terra di nessuno, chi l'ha detto che qui sia permesso fare ciò che si vuole? Perché dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di tragico e irreparabile?".

Tre giorni dopo, il 15 settembre, ecco l'idea (poi divenuta realtà), sempre affidata allo stesso social: "Sanlorenzini in ascolto, questa è la mia proposta:
venerdì e sabato prossimi tutti a Largo Degli Osci con una sedia e un libro. A mezzanotte, ora in cui installano casse non autorizzate che sparano musica ad alto volume fino alle prime luci dell'alba, noi staremo lì a fare una dimostrazione non violenta e silenziosissima. La piazza è pure nostra: riprendiamocela. Se occupiamo con le sedie, loro non potranno mettere le casse. Se ce ne stiamo lì a leggere in silenzio i nostri bei romanzi che a casa siamo impossibilitati a leggere per il chiasso infernale, stiamo dimostrando che non solo esistiamo, ma che se vogliamo possiamo usare gli spazi pubblici anche noi. Dobbiamo essere in tanti. Dobbiamo farci sentire: senza gridare".

Il giorno dopo la manifestazione, il bilancio di Melissa è positivo: "Ieri siamo scesi in piazza ed eravamo tanti. Erano tanti anche i ragazzi che, curiosi della nostra iniziativa, hanno dialogato con noi, con gli anziani, ed è stato un piacere vederli parlare di fascismo, di lotta, quando ricapita una cosa del genere? Gli orari sono spesso incompatibili. Alcuni hanno contestato la sindaca, alcuni mi hanno accusato di non essere stata abbastanza dura con Raggi: "Dovevi dirle che è una stronza! Proprio tu, perché non hai detto niente sulla Casa delle Donne?". Perché c'è un tempo e un luogo per ogni cosa. Se i residenti fanno delle richieste e un sindaco viene ad ascoltarle, poco importa chi sia il sindaco e sulle vere motivazioni che l'hanno spinto a partecipare alla manifestazione: a me interessa che il messaggio passi, che qualcosa si muova, anche di poco. Alcuni mi hanno odiato, soprattutto quando sono state smantellate le casse che a mezzanotte erano già state installate "Stronza, com'è il tuo libro, bello?". Bellissimo il mio libro, ma ancora più bello essere stati insieme e aver dimostrato che il quartiere è di tutti e non può essere ostaggio di chi si arroga il diritto di viverlo senza rispettare la libertà di tutti coloro che lo abitano".

Abbiamo contattato Melissa Panarello, la quale ci ha anticipato che non ci sarà una seconda giornata di "protesta silenziosa" questa sera, ma siamo certi che lei, insieme al Comitato di Quartiere, tornerà presto a proporre nuove iniziative per San Lorenzo.

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