L'Atletico San Lorenzo messo alla porta: i Cavalieri di Colombo chiudono (a sorpresa) il campo
Dopo i festeggiamenti di lunedì sera per l'accordo con la proprietà sul futuro dell'impianto, i religiosi hanno affisso un cartello: "Chiuso fino a data da destinarsi"
"A causa di gravi atti intimidatori (...) il centro rimarrà chiuso fino a data da destinarsi". E' quanto apparso, su un cartello affisso all'ingresso dell'impianto sportivo dei Cavalieri di Colombo a San Lorenzo, nel pomeriggio di martedì 14 dicembre intorno alle 15. Le avvisaglie c'erano già state in mattinata, quando i bambini della scuola primaria Aurelio Saffi di via dei Sardi, che svolgevano come di consueto l'ora di educazione motoria nella tensostruttura dell'impianto in via dei Sabelli 88, sono stati allontanati dalla proprietà. Insieme al cartello è arrivata anche una comunicazione via email a tutte le società e le associazioni che usufruiscono dell'area. Un fulmine a ciel sereno, arrivato all'indomani dell'annuncio da parte del Municipio II del sopraggiunto accordo con la Fondazione religiosa, proprietaria dell'impianto, sull'utilizzo del campo da calcio sul quale si allena e gioca l'Atletico San Lorenzo.
I festeggiamenti dopo l'annuncio del Municipio
Ma di quali atti intimidatori parlano i Cavalieri di Colombo? Il riferimento è alla rimozione spontanea avvenuta lunedì 13 sera, da parte di un gruppo di attivisti, delle transenne che delimitavano fino a ieri l'area di cantiere - per lavori mai partiti, ma di cui si è ampiamente discusso nei mesi scorsi - che negli originari piani dell'organizzazione religiosa avrebbe portato alla realizzazione di campi da padel e calcio a 5 e di un'area di parcheggio da 100 posti auto. Progetto ridimensionato (via il parcheggio), con la possibilità da parte dell'Atletico San Lorenzo e delle altre società sportive e scuole del quartiere di proseguire nelle loro abituali attività quotidiane.
La reazione delle associazioni e dei comitati
Adesso, però, il cancello di ingresso è chiuso a chiave, nessuno può più entrare e non si sa quando i religiosi decideranno di riaprire i battenti. Nel pomeriggio ben 16 realtà di San Lorenzo, in testa l'Atletico San Lorenzo e a seguire tra le varie Anpi, tre comitati di quartiere, i genitori delle scuole Borsi-Saffi, Legambiente, Esc, Communia e la Libera Repubblica. Nessun atto intimidatorio è stato compiuto. Le reti mobili e le basi in cemento rimovibili che le sostenevano sono state spostate dal centro del campo per poggiarle ai bordi del terreno di gioco e consentire quindi in sicurezza l’allenamento del settore giovanile che si stava svolgendo in quel momento. Auspichiamo nel frattempo che il centro sportivo venga riaperto a strettissimo giro per consentire le tante attività sportive e scolastiche bloccate e che le istituzioni che hanno seguito e promosso il percorso di partecipazione si esprimano in proposito".
"Ero presente all'incontro e allo spostamento delle transenne - scrive in una nota Barbara Auleta, consigliera di Sinistra Civica Ecologista in Municipio II - che come è stato documentato anche dai giornalisti presenti è avvenuto in maniera pacifica e quasi gioiosa, anche a opera dei bambini, felici di poter tornare a giocare. Grave atto intimidatorio, dunque, è il sopruso di chi ha chiuso il campo impedendone l'uso alla collettività".
L'assessore: "Adesso il Municipio tornerà a mediare"
Rino Fabiano, assessore allo Sport del Municipio II presente lunedì al campo dei Cavalieri per dare la buona notizia dell'accordo con la Fondazione, a Roma Today commenta l'accaduto: "Quello che ha fatto la Fondazione - spiega - è una reazione al gesto di ieri sera. Ho già tentato di spiegare alla proprietà che non c'era nulla di intimidatorio, ma per loro non è semplice da capire. L'esperienza dell'Atletico San Lorenzo e delle altre associazioni che gravitano intorno al campo è importantissima per il quartiere, centinaia di bambini ogni settimana fanno attività motoria lì, ci vanno le scuole, abbiamo numerosi eventi in ballo, ma se si strumentalizza politicamente l'istanza di una realtà a vocazione sportiva, il rischio che succedano queste cose è concreto. Avevamo raggiunto il risultato, bisogna festeggiarlo e basta. Adesso insieme alla presidente Del Bello ci metteremo nuovamente seduti al tavolo con i Cavalieri di Colombo facendo mediazione, provando a rimediare. Mi auguro che presto riaprano l'impianto".