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Mercoledì, 24 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Via dei Sabelli, 88

Il cantiere per i campi da padel è bloccato: "Non potevano abbattere gli alberi"

Un accesso agli atti di Carteinregola appura che il dipartimento tutela ambientale non avrebbe autorizzato il taglio di essenze e arbusti

Il cantiere all'interno della struttura di proprietà dei Cavalieri di Colombo a San Lorenzo è fermo. I campi da padel approvati dalla fondazione religiosa di origini statunitensi che dovrebbero essere gestiti da una società terza, il cui titolare è considerato "il re del padel" della Capitale, al momento non s'hanno da fare. Dal 27 maggio, infatti, le ruspe sono ferme e gli operai a riposo, come riferiscono i residenti di via dei Sabelli che fin da subito si sono scagliati contro la novità, inviando una diffida al II municipio.

L'iniziativa da parte di un gruppo di sanlorenzini ha come principale scopo l'impedire una "colata di cemento" in un'area verde che, seppur inserita in una struttura privata, rappresenta uno spazio di particolare pregio storico, morfologico e ambientale secondo il piano regolatore, uno spazio aperto della città storica regolato dall'articolo 16 del Prg. In più, per preparare il terreno all'avvento del padel, la ditta ha abbattuto 39 essenze arboree "tra olivi, magnolie e cedri. Li compenseranno con una trentina di siepi di alloro, non è proprio la stessa cosa" fanno sapere i residenti inferociti. 

E proprio l'abbattimento degli alberi ha messo in allarme anche l'associazione Carteinregola, che il 10 maggio ha informato l'assessora all'ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi: "Abbiamo trasmesso la documentazione fotografica in nostro possesso - fanno sapere - chiedendo se gli uffici fossero a conoscenza degli interventi e se il dipartimento tutela ambientale avesse rilasciato il nulla osta ai sensi degli articoli 34 e 40 del regolamento del verde. Approvato nel 2021 ed entrato in vigore un anno fa, il regolamento impone che vengano rilasciate specifiche autorizzazioni per attività che si intendono svolgere all'interno di giardini, aree verdi pubbliche e private, dopo la presentazione di una relazione vegetazionale corredata da planimetrie e documentazione fotografica dello stato "ante e post operam" con valutazione degli eventuali impatti sulle singole specie arboree e sul paesaggio esistente". Secondo quanto riferisce Carteinregola, ad oggi mercoledì 22 giugno non sono arrivate risposte dall'assessorato  capitolino. 

Non avendo riscontri diretti, l'associazione subito dopo ha presentato richiesta di accesso civico generalizzato agli atti, per ottenere una copia del parere/nulla osta del dipartimento per gli abbattimenti. Dopo circa un mese, il dipartimento ha trasmesso la documentazione "nella quale non è presente alcuna autorizzazione, né risulta alcun parere autorizzativo da parte della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio". Risulta, invece, che il 17 novembre gli uffici comunali che si occupano del verde abbiamo sospeso il procedimento autorizzativo "in attesa di ricevere comunicazioni inerenti il vincolo sull'area da parte della Soprintendenza Statale e della Sovrintendenza Capitolina". Stando così i fatti, quei 39 alberi avrebbero dovuto essere ancora in piedi. 

Nel frattempo, il gruppo di cittadini che ha acceso i riflettori sul cantiere di via dei Sabelli 88 si prepara a depositare ricorso al Tar del Lazio "essendo scaduti i termini della nostra diffida al II municipio". 

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