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Mercoledì, 17 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Via dei Sardi, 55

Nelle università del Lazio arrivano 5 centri antiviolenza, il primo a San Lorenzo

La giunta regionale approva un finanziamento da 335mila euro. La Sapienza e Tuscia le prime due in programma

Il Lazio avrà presto cinque nuovi centri antiviolenza, tutti all'interno delle università del territorio. La decisione è stata presa dalla giunta regionale, con l'approvazione di un bando da 335.000 euro (67.000 per ogni struttura) che partirà entro fine febbraio per affidare la gestione degli spazi. 

La novità rispetto agli altri centri esistenti (in totale 28 secondo il dato fornito direttamente da Nicola Zingaretti) è che saranno tutti dentro atenei universitari: prima la Sapienza, in via dei Sardi 55 a San Lorenzo poi Università della Tuscia a Viterbo, in via Santa Maria in Gradi 4. Coinvolte anche Tor Vergata, Roma Tre e Cassino. 

"Nel Lazio ci sono già 28 centri antiviolenza a cui si aggiungono 12 case-rifugio - fa sapere Zingaretti - , ma l’apertura di centri antiviolenza dentro le università della Regione è una novità assoluta di fondamentale importanza. Aumentiamo gli spazi fisici in cui tutte le donne, anche le più giovani, possono andare per iniziare percorsi di uscita dalla violenza. Lo facciamo nei luoghi della cultura, dell’educazione e della crescita, nei posti dove si apprende, con l’idea di promuovere la libertà, l’autonomia e l’autodeterminazione e di porre una ferma opposizione di fronte a costrizioni, comportamenti violenti e coercitivi".

“L’apertura di cinque nuovi centri antiviolenza negli atenei del Lazio, approvata in una delibera di giunta con una dotazione finanziaria di 335mila euro - commenta Marta Bonafoni, consigliera della Civica Zingaretti -, rappresenta un’ottima notizia per la nostra regione, ancora una volta all’avanguardia nella messa a punto di una rete antiviolenza diffusa e capillare che va dal primo aiuto alle donne che vivono situazioni di violenza al loro accompagnamento verso una vita autonoma e libera. Significa anche andare incontro alle richieste delle studentesse che in questi anni hanno garantito vicinanza e supporto concreto a ragazze e giovani donne incappate in relazioni con uomini maltrattanti o vittime di molestie e abusi". 

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