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Comune senza soldi lascia villa Blanc ai privati: comitati in lotta

Nonostante il vincolo di destinazione a verde pubblico, il sindaco Alemanno rinuncia a Villa Blanc e concede alla LUISS di realizzare una scuola superiore di formazione manageriale

Icittadini romani verranno privati di uno dei suoi parchi più antichi, Villa Blanc, ma non manca qualcuno che ancora lotta per riconsegnarla nelle loro mani. Dopo che il Consiglio del III Municipio aveva chiesto, all'unanimità, di acquisire la Villa alla cittadinanza, il Sindaco romano ha risposto di non poter procedere all'acquisizione, per mancanza di fondi nella gestione ordinaria. La Conferenza dei servizi ha avviato quindi l'iter di approvazione del progetto della LUISS, nonostante i numerosi vincoli, urbanistici, ambiental ed architettonici esistenti sulla Villa che, comprendendo un complesso storico circondato da cinque ettari di parco, è considerabile un vero e proprio polmone verde nel quartiere Italia di Via Nomentana. E’ prevista, nel progetto, anche la costruzione di un parcheggio sotterraneo, che andrebbe a sostituire le catacombe presenti sotto la Villa.

 

IL PROGETTO - Sandro Severoni, fra i promotori del Comitato Villa Blanc, rende noto che la LUISS, proprietaria dell’intero complesso di Villa Blanc (acquisito nel 1997 per una cifra superiore ai 6 miliardi delle vecchie lire), ha presentato, per l’approvazione presso il Comune di Roma a tutti gli enti pubblici interessati, un progetto che prevede una scuola di Business Management, con relativo restauro conservativo delle varie opere di pregio presenti all’interno della Villa stessa e degli altri edifici (8) che sostituiscono l’intero complesso.

 

Tale richiesta, nella prima conferenza dei servizi, è stata bloccata da una osservazione riportata dal rappresentante del III Municipio: in merito al fatto che il Parco, della Villa nel NPRG, sia da classificare zona N, cioè Parco Pubblico, e quindi incompatibile con i servizi universitari proposti dalla LUISS. Preso atto di questa incontestabile osservazione, i tecnici della LUISS hanno ripresentato poi il progetto, nel corso di una successiva conferenza dei servizi, rimodulando stavolta la sua finalità e ottenendo il parere favorevole della Sovrintendenza.
 
 
LA LETTERA DI ALEMANNO - Nel frattempo una lettera ufficiale del Sindaco di Roma è stata inviata al Presidente del Municipio III, facendo presente l’indisponibilità attuale delle casse comunali per acquisire la Villa, e invitando il Municipio III a trovare una soluzione di compromesso con la LUISS per superare lo stallo.
 

Villa Blanc: gioiello nascosto ai residenti foto di Comitato Villa Blanc

 
‘VILLA BLANC, GIOIELLO NASCOSTO’ – IL Municipio ha organizzato il 4 luglio 2011, presso la sala Bianchi Bandinelli nello splendido giardino del Castro Laurenziano, una mostra/convegno intitolata “Villa Blanc, il gioiello nascosto”. Diverse figure sono state chiamate a intervenire, insieme ai cittadini, su questo tema per saggiarne la disponibilità ad una contrapposizione con la LUISS.
 
 
I relatori sono stati Vanna Mannucci, Vicepresidente di Italia Nostra, Nino Gurgone, Professore associato presso la Facoltà di Architettura di Roma e il Presidente del Municipio Dario Marcucci. Ha poi introdotto e coordinato i lavori del convegno Domenico Fischetto, Presidente della Commissione lavori pubblici ed urbanistica del Municipio III.
 
 
Ancora Sandro Severoni racconta i vari interventi che si sono susseguiti nel corso dell’evento, a partire da quello della vice presidente di Italia Nostra, Vanna Mannucci, che ha evidenziato l’importanza del valore artistico ambientale della Villa, che non ha mai avuto giustizia e che non è mai stata sufficientemente valorizzato, ricordando che il Comune di Roma, in particolare con la gestione Minnelli, assessore al Patrimonio, abbia avuto un atteggiamento troppo morbido nei confronti della LUISS, e che se si fosse agito veramente nell’interesse pubblico, probabilmente, si sarebbe richiesto alla LUISS una compensazione, per esempio Villa Blanc.
 
 
Il professor Gurgone ha invece, in maniera molto suggestiva, ricordato tutti quelli che negli anni passati sono stati i protagonisti della Villa: personaggi come Antonio Cederna, Pietro De Laurentiis e Giacomo Boni mentre il Presidente Marcucci ha evidenziato come la battaglia di Villa Blanc venga combattuta dal Municipio III in forma solitaria, senza che questa venga sostenuta dal Comune di Roma e dai gruppi di opposizione al Campidoglio. Ha inoltre confermato che, da parte del Municipio, si manterrà la posizione assunta nelle precedenti conferenze di servizio e che l’obiettivo sarà quello di garantire la fruizione pubblica dell’intero complesso, attraverso la sua acquisizione da parte dello Stato o del Comune, per costruire un polo museale-culturale insieme a Villa Torlonia.
 
 
Severoni, Allulli e Fortunato, del Comitato Villa Blanc, hanno poi sottolineato la mancata comunicazione inerente gli avvenimenti che riguardano la Villa,  affermando che, nel caso contrario, sarebbe stato possibile allertare la cittadinanza sui progetti che stavano per essere attuati dalla LUISS.
Anche Massimo Bernardini, di Legambiente, si è dichiarato d’accordo per una Villa a destinazione pubblica, dicendosi preoccupato per il restauro conservativo e sollecitando una forza reale, che si schieri per sostenere tale azione, magari anche con la costruzione di una vertenza cittadina che riguardi tutte le Ville storiche presenti sulla Nomentana.
 
 
LA PROMESSA DEL PD - “Il Municipio ripresenterà la posizione fin qui assunta anche nelle sedi ufficiali” ha infine promesso Domenico Fischetto, Capogruppo PD Roma Municipio III, confermando che il vincolo del Parco non permette l’ utilizzo auspicato dalla Luiss. “Bisogna lavorare per sollecitare l’opinione pubblica - ha aggiunto - e tutte le associazioni su quanto accade a Villa Blanc, con un’informativa più capillare”. 
 
 
Il Municipio, attraverso il suo Presidente, si farà promotore di un Consiglio straordinario del Comune di Roma su Villa Blanc, che avrà il compito di invitare e coinvolgere in incontri mirati, tutti i consiglieri che appartengono ai partiti di opposizione in Campidoglio. Non esclude, infine, l’organizzazione di manifestazioni di un certo rilievo mediatico, come sit -in in Campidoglio o davanti alla sede Luiss.
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