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Biblioteca Nazionale, addio al prestito pomeridiano

Un organico sottodimensionato a cui si aggiunge la perdita dei volontari del servizio civile hanno portato la Biblioteca Nazionale a tagliare sui servizi. Ma si tratta di “un disservizio che si aggiunge ad altri disservizi”, commenta Antonio, studente di Lingue straniere alla Sapienza

L a Biblioteca Nazionale di Roma costretta a sospendere il prestito pomeridiano a partire da mercoledì 7 gennaio e "fino a data da destinarsi". Con un laconico "Avviso all'utenza" la Biblioteca annuncia i nuovi orari della distribuzione, che saranno in vigore dal 7 Gennaio 2009. Venuti meno i volontari del servizio civile, infatti, manca il personale per garantire il servizio: “la Direzione dell'Istituto – spiegano – ha fatto il possibile per evitare di giungere a tali decisioni, ma non esistono margini, allo stato attuale, per soluzioni diverse”.

"Il continuo decremento delle risorse umane, di un organico già sottodimensionato all'origine, ulteriormente aggravato dalle cessazioni dal servizio a vario titolo, costringe l'Istituto a prendere delle dolorose, ma ineludibili decisioni in merito alla funzionalità dell'Istituto stesso", spiega il comunicato.

La tensione sembra alta. “Dica!”, apostrofa una signora con lunghi capelli bruni e giubbotto bianco a chiunque osi avvicinarsi al gabbiotto d’ingresso. “Salve, vorrei, se possibile, farvi alcune domande e una foto all’edificio”. “Lei nun fa proprio nulla (sic), la biblioteca è chiusa”. “Guardi, mi metto due secondi lì a fare la foto. Due secondi”. “Nemmanco un secondo (sic)! Vada via”.

Il servizio di distribuzione verrà ampliato fino alle 14,30 dal lunedì al venerdì, e il sabato si effettueranno due turni di distribuzione, alle ore 9,30 e alle ore 11,30. Il tutto, per tentare parzialmente di contenere i disagi per l’utenza. E’ poi allo studio un sistema di prenotazione in sede e da remoto, quale servizio aggiunto.

“Nella consapevolezza che tale spiacevole misura va ad incidere negativamente sulle necessità dell'utenza, la Direzione dell'Istituto auspica che si possano al più presto attivare meccanismi e risorse che valgano a ripristinare almeno il livello di prestazioni fino ad oggi erogate”, prosegue la nota.

“E’ un disservizio che si aggiunge ad altri disservizi”, commenta Antonio, studente di Lingue straniere alla vicina Università degli Studi di Roma La Sapienza. “La macchinosità del sistema del prestito tendeva già da prima a scoraggiare il prestito stesso. Eccessive lungaggini, eccessiva burocrazia: ci si trova spesso a cercare soluzioni alternative, altre biblioteche, insomma. Dopo questa notizia, credo che dirò addio del tutto alla Nazionale”.
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