rotate-mobile
Bologna Bologna / Via Carlo Fea

Da Blanc a Mirafiori: le ville gestite dalle università sono chiuse al pubblico

Luiss e Sapienza sbarrano i cancelli di due parchi storici tra i più belli del II municipio dopo Villa Ada e Villa Borghese. Nel primo caso c'è una convenzione in vigore: "Ma non viene rispettata"

Ci sono due parchi del quadrante Bologna-Lanciani in II municipio che da diverso tempo non sono più frequentabili liberamente dalla cittadinanza. Uno è quello di Villa Blanc, l'altro è quello di Villa Mirafiori con ingresso da via Carlo Fea. Sono distanti 600 metri a piedi ed entrambi rappresenterebbero uno sfogo per migliaia di famiglie, ma da tempo non è più così.

La villa di proprietà della Luiss e la convenzione non rispettata

Del caso di Villa Blanc se ne parla ormai da anni. Nel gennaio 2017 l'allora assessore all'urbanistica del Comune, Paolo Berdini, valutava la possibilità di un esproprio nonostante un suo predecessore, Marco Corsini (giunta Alemanno) riconobbe nel 2011 la competenza dell'università promossa da Confindustria e di fatto la proprietà dell'area, che nel 1992 la Luiss aveva acquisito per 6 miliardi e mezzo di lire. Nel novembre 2021 si sono conclusi i lavori di bonifica dall'amianto e riqualificazione dell'area ludica portati avanti dall'università privata, che a Villa Blanc ha trasferito la sua Business School. Il parco giochi rimesso a nuovo è tornato fruibile con gestione comunale, tutto il resto no.

La denuncia della consigliera: "Puntualmente respinta ai cancelli"

"Sono stata a Villa Blanc quasi tutte le domeniche da luglio - ci racconta la consigliera di Sinistra Civica Ecologista in II, Barbara Auleta - e mi hanno sempre respinta all'ingresso. Almeno 3 volte sono stata identificata e respinta con tanto di intervento dei carabinieri e polizia. Mercoledì 26 ottobre, dopo aver inviato l'ennesima Pec al presidente e al direttore generale della Luiss, mi sono presentata alla sede di via Pola. Non mi hanno fatta entrare, però dietro mia insistenza dalla segreteria mi hanno fatto sapere di aver letto le mie comunicazioni e che sarei stata richiamata dall'ufficio legale. Non è successo, ad oggi, ancora nulla. A Villa Blanc si entra solo su prenotazione, a pagamento".  La protesta di Auleta, ogni volta accompagnata da un piccolo gruppo di persone e in recenti occasioni anche dal collega di Italia Viva Marco Dolfi, nasce da una contestazione precisa: il non rispetto, da parte di Luiss, dell'articolo 2 della convenzione firmata con il Comune il 28 novembre 2011. Nel testo si legge che l'ateneo dovrebbe permettere il libro accesso alla cittadinanza "nelle domeniche, nei giorni festivi e negli altri giorni di chiusura dell'università". Già nel 2018, quando venne inaugurata la Villa e le consigliere e i consiglieri di allora vennero invitati, il comitato Villa Blanc chiese a tutti i partecipanti di ricordare la convenzione ai vertici dell'università. 

barbara auleta marco dolfi villa blanc

Da sinistra in primo piano Marco Dolfi (Iv) e accanto Barbara Auleta (SCE) insieme ad altri cittadini davanti ai cancelli chiusi di Villa Blanc

Il parco universitario e l'accordo scaduto

Villa Mirafiori, invece, è il parco che circonda il dipartimento di Filosofia dell'università La Sapienza. Quotidianamente frequentato da studenti e docenti, ha come accesso principale via Carlo Fea. Durante il periodo peggiore della pandemia da Covid 19 l'ateneo decise di chiuderla e vietare l'accesso per motivi di sicurezza e salute pubblica, ma da quanto raccontano molti residenti e abituali frequentatori "dopo la fine delle restrizioni non è stato più possibile accedervi". A dirlo è un residente che vive in zona piazza Bologna, papà di due bambini e storico frequentatore di Villa Mirafiori: "Ci andavo sin da ragazzino - spiega - ma da dopo il Covid chiedono il tesserino universitario, se non ce l'hai non entri. A me e ai miei due figli una guardia giurata ha mostrato una mail che testimoniava la scadenza di una convenzione tra Comune e Sapienza". 

"Villa Mirafiori è un parco pubblico anche se gestito da Sapienza"

Secondo quanto spiega il presidente della commissione ambiente del II, Andrea Rollin "da anni vige un accordo secondo il quale la gestione e la manutenzione di Villa Mirafiori è in capo all'ateneo e non al dipartimento tutela ambientale come le altre aree verdi e ville storiche - dichiara a RomaToday - quindi non viene considerato dall'università un parco pubblico. Da sempre, però, si consentiva a tutti di farci passeggiate, portarci i cani e sostare all'interno dell'area senza frequentare l'università. Nel 2020 con l'avvento della pandemia la rettrice ha imposto delle limitazioni e viene chiesto il tesserino. Anche nell'area di piazzale Aldo Moro alla città universitaria vigerebbe questo controllo, ma lì è più difficile metterlo in pratica. In ogni caso, anche se la gestione è della Sapienza, la villa è spazio pubblico". 

Ed è questa la leva che, a quanto si apprende, utilizzerà la presidente del II Francesca Del Bello durante un incontro con l'ufficio legale della Sapienza per far sì che al più presto venga ripristinato l'accesso libero, rinnovando una convenzione di lunga data che, dall'arrivo del Covid in poi, sembra essere stata messa in un cassetto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Blanc a Mirafiori: le ville gestite dalle università sono chiuse al pubblico

RomaToday è in caricamento