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Giovedì, 25 Aprile 2024
Bologna Bologna / Largo Guido Mazzoni

In attesa del "west side", intorno alla stazione Tiburtina regnano immondizia e degrado

Deiezioni umane e animali, cumuli di rifiuti, percezione di abbandono diffuso nelle strade e sui marciapiedi tutti intorno all'area che, prima o poi, dovrebbe diventare lo snodo dell'alta velocità più importante di Roma e non solo

Mentre procede il cantiere che trasformerà il piazzale Ovest della stazione Tiburtina, facendo diventare lo snodo ferroviario uno dei più importanti a Roma e non solo, tutto intorno sono sporcizia e degrado a farla da padroni, come denunciano alcune associazioni che da anni si battono per una riqualificazione urbana più a misura di cittadino. 

La situazione ha superato talmente tanto i limiti da spingere il comitato residenti Stazione Tiburtina, l'associazione Rinascita Tiburtina e Cittadinanzattiva Nomentano-Trieste a scrivere agli assessori all'urbanistica e ai rifiuti di Roma Capitale Maurizio Veloccia e Sabrina Alfonsi, alla presidente del II municipio Francesca Del Bello e ai suoi delegati Rino Fabiano (ambiente, rifiuti e decoro) e Valentina Caracciolo (mobilità), chiedendo al più presto un confronto per risolvere la situazione.

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"Le aree limitrofe alla stazione sono invase da rifiuti che permangono senza alcuna attenzione da parte degli addetti Ama - si legge nella lettera - mentre meriterebbero una maggiore attenzione data l'importanza strategica della zona per Roma. Lungo i marciapiedi di largo Guido Mazzoni e via Pietro l'Eremita esistono punti dove si accumulano deiezioni umane, cosa che desta preoccupazione per il rischio di diffusione di malattie. Da quelle parti è alta la presenza di senza tetto e sono esposti in maniera ravvicinata agli escrementi". 

Addirittura in via Pietro l'Eremita, come denunciano le associazioni, i cumuli di rifiuti sarebbero lì abbandonati dalla scorsa estate. Il tutto "a poche decine di metri dalla sede Ama di via Matilde di Canossa". I cittadini inoltre citano i numerosi spazi pubblici, alcuni pronti per essere riaperti al pubblico, che invece sono da anni chiusi e abbandonati, creando degrado e lasciando un intero quadrante senza alcun presidio e luogo di socialità e legalità: dall'ex Ittiogenico alla palestra sotto al campo Artiglio, passando per i parcheggi e le terrazze della Città del Sole, ma anche i parcheggi sotto la nuova sede della Bnl, un'area recintata e chiusa di proprietà del comune proprio sopra la metro della stazione Tiburtina, il fronte di un ex deposito Atac e i locali di un ex marmista "entrambi in attesa di lavori già stabiliti". 

La lettera chiede che l'amministrazione capitolina renda pubblico e consultabile il calendario degli interventi di spazzamento, ma anche una risposta in merito alla conclusione delle opere previste e alla riapertura degli spazi già conclusi ma non ancora usufruibili. 

Stazione Tiburtina, tutto intorno è degrado e abbandono

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