In attesa del "west side", intorno alla stazione Tiburtina regnano immondizia e degrado
Deiezioni umane e animali, cumuli di rifiuti, percezione di abbandono diffuso nelle strade e sui marciapiedi tutti intorno all'area che, prima o poi, dovrebbe diventare lo snodo dell'alta velocità più importante di Roma e non solo
Mentre procede il cantiere che trasformerà il piazzale Ovest della stazione Tiburtina, facendo diventare lo snodo ferroviario uno dei più importanti a Roma e non solo, tutto intorno sono sporcizia e degrado a farla da padroni, come denunciano alcune associazioni che da anni si battono per una riqualificazione urbana più a misura di cittadino.
La situazione ha superato talmente tanto i limiti da spingere il comitato residenti Stazione Tiburtina, l'associazione Rinascita Tiburtina e Cittadinanzattiva Nomentano-Trieste a scrivere agli assessori all'urbanistica e ai rifiuti di Roma Capitale Maurizio Veloccia e Sabrina Alfonsi, alla presidente del II municipio Francesca Del Bello e ai suoi delegati Rino Fabiano (ambiente, rifiuti e decoro) e Valentina Caracciolo (mobilità), chiedendo al più presto un confronto per risolvere la situazione.
"Le aree limitrofe alla stazione sono invase da rifiuti che permangono senza alcuna attenzione da parte degli addetti Ama - si legge nella lettera - mentre meriterebbero una maggiore attenzione data l'importanza strategica della zona per Roma. Lungo i marciapiedi di largo Guido Mazzoni e via Pietro l'Eremita esistono punti dove si accumulano deiezioni umane, cosa che desta preoccupazione per il rischio di diffusione di malattie. Da quelle parti è alta la presenza di senza tetto e sono esposti in maniera ravvicinata agli escrementi".
Addirittura in via Pietro l'Eremita, come denunciano le associazioni, i cumuli di rifiuti sarebbero lì abbandonati dalla scorsa estate. Il tutto "a poche decine di metri dalla sede Ama di via Matilde di Canossa". I cittadini inoltre citano i numerosi spazi pubblici, alcuni pronti per essere riaperti al pubblico, che invece sono da anni chiusi e abbandonati, creando degrado e lasciando un intero quadrante senza alcun presidio e luogo di socialità e legalità: dall'ex Ittiogenico alla palestra sotto al campo Artiglio, passando per i parcheggi e le terrazze della Città del Sole, ma anche i parcheggi sotto la nuova sede della Bnl, un'area recintata e chiusa di proprietà del comune proprio sopra la metro della stazione Tiburtina, il fronte di un ex deposito Atac e i locali di un ex marmista "entrambi in attesa di lavori già stabiliti".
La lettera chiede che l'amministrazione capitolina renda pubblico e consultabile il calendario degli interventi di spazzamento, ma anche una risposta in merito alla conclusione delle opere previste e alla riapertura degli spazi già conclusi ma non ancora usufruibili.