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Zone 30 e nuovi attraversamenti pedonali: così cambia la mobilità nel XII municipio

Assegnati i lavori per la realizzazione delle zone in cui si circolerà a velocità ridotta: ecco le vie interessate

Oltre 1,2 milioni di euro per mettere in sicurezza le strade del Municipio XII e realizzare le cosiddette “zone 30”, aree in cui le auto non possono circolare a una velocità superiore ai 30 chilometri orari istituite solitamente nei pressi di istituti scolastici e in aree particolarmente frequentate.

L’investimento è stato inserito nel bilancio di previsione finanziario 2022-2024, approvato dall’Assemblea Capitolina nel gennaio del 2022, e dopo l’approvazione del progetto esecutivo è stata selezionata la società che dovrà eseguire i lavori, che potranno dunque partire non appena saranno state completate le verifiche necessarie.

La mappa delle strade di Roma dove si andrà a 30 all'ora

Zone 30, le vie interessate dai lavori

Il progetto prevede, oltre alle zone 30, anche la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati e di “altri sistemi di mitigazione della velocità” nelle strade del Municipio XII, già individuate dall’ufficio appalti del parlamentino diretto da Elio Tomassetti attraverso una determinazione dirigenziale tenendo conto della presenza di edifici scolastici, della densità abitativa e dei rischi per la pubblica incolumità.

Si tratta di via Ludovica Albertoni, via Luigi Zambarelli, piazza Vincenzo Ceresi, via Giacinto Carini, piazza Rosolino Pilo, largo Alfredo Oriani, via Guido Guinizzelli, via Anton Giulio Barrili, largo Giuseppe Leti, via Luigi Arati, via di Monteverde, via Giovanni De Calvi, via Alessandro Crivelli, via Casimiro Manassei e via Vincenzo Ussani. 

L’investimento complessivo è di 1.252.000 euro, e i lavori dovranno essere completati entro un anno dall’assegnazione.

Il piano del Campidoglio per trasformare Roma in una città a 30 all’ora

Gli interventi che verranno realizzati nel Municipio XII rientrano nel piano investimenti 2022 - 2024, di cui le zone 30 sono parte integrante. A inizio anno l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, confermava a RomaToday che tra gli obiettivi strategici per aumentare la sicurezza sulle strade romane - dove in media si verifica un incidente mortale ogni due giorni - c’è infatti la realizzazione di zone 30 su tutte le strade di viabilità secondaria, intervallate da isole ambientali, e l’istituzione, su selezionate strade a grande scorrimento, del limite dei 50 chilometri orari.

Roma rallenta: la mappa delle strade dove si andrà a 30 all'ora

Questi strumenti sono previsti sia all’interno del Piano Generale del Traffico Urbano sia all’interno del Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. A livello cittadino, specificamente per questo aspetto, l'investimento è di circa 3,5 milioni di euro per la progettazione di 69 tra isole ambientali e zone 30, per cui Roma Servizi per la Mobilità ha completato gli studi di fattibilità individuando perimetro, porte di accesso e i cosiddetti poli attrattori, ovvero i punti attorno a cui ruota la zona 30. Che non è semplicemente un’area in cui si circola a 30 all’ora, ma una sorta di ecosistema urbano integrato in cui gli utenti deboli della strada - pedoni e ciclisti - hanno la priorità sulle auto private. 

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