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Le squadre di calcio di ragazzi con disturbi psichici e rom sotto sfratto

La Croce Rossa vuole riprendersi l’area ma il centro sportivo Il Faro non vuole “spegnersi”. Il minisindaco Tomassetti: “E’ esperienza imprescindibile per il territorio”

E’ corsa contro il tempo per salvare Il Faro, il centro sportivo a due passi dai Colli Portuensi che dopo quasi vent’anni di attività sociali rischia di dover chiudere i battenti. Sotto sfratto da parte della Croce Rossa, proprietaria dell’area di cui vuole rientrare in possesso. Il braccio di ferro va avanti dal 2020. 

Il centro sportivo Il Faro sotto sfratto dalla Croce Rossa

Si perché l’associazione sportiva dilettantistica CCCP 1987 ha reso Il Faro, che prima del suo arrivo era addirittura sprovvisto di illuminazione, un vero  e proprio punto di riferimento non solo per quel quadrante della città ma per tutta Roma. Un modello di inclusione e socialità lavorando fianco a fianco con realtà impegnate in ambito sociale e medico sanitario riabilitativo. 

La nazionale di “Crazy for football” e il Real Zigan

L’esperienza che ha reso davvero unico e noto il Faro è quella che lega il circolo alla nazionale di “Crazy for football”, formata da pazienti psichiatrici, contro i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale. Un'iniziativa nata molti anni fa dal professor Santo Rullo la cui attività è stata raccontata in un docufilm che nel 2017  ha vinto il David di Donatello. Sui campi de Il Faro si allena anche il Real Zigan, la squadra composta da ragazzi rom del campo di Castel Romano voluta dal fumettista Gipi. Ci sono poi tanti giovani sportivi provenienti da tutto il territorio e che li hanno trovato una “casa”, un luogo che ispira ai valori sportivi e non solo. 

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Esperienze a cui nessuno vuole rinunciare. “Non spegnete Il Faro”, la campagna che va avanti da tempo contro lo sfratto. Ieri l’ennesima iniziativa a sostegno dell’esperienza dei Colli Portuensi. “Una realtà sociale dove da venti anni crescono e si formano tanti ragazzi” - ha sottolineato il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti. Il parlamentino di via Fabiola ha anche votato un atto per ottenere un incontro dalla Croce Rossa e trovare una soluzione favorevole a tutti. “Per ora non c'è stata alcuna risposta”. 

“La volontà dell'amministrazione - ha sottolineato il minisindaco - è garantire la prosecuzione di un'esperienza imprescindibile per il territorio, i suoi cittadini e le politiche sociali e sportive che si stanno realizzando”. 


 

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