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Scuola, promesse mancate dal municipio: la materna Artom non riapre e i bimbi restano a casa

Dopo settimane di proteste da parte dei genitori, slitta ancora (a data da destinarsi) l'avvio delle lezioni

La scuola Artom non ha riaperto. I circa 100 bambini della comunale ai Colli Portuensi restano a casa. Nonostante le promesse di un avvio delle attività a partire dal 24 settembre, già con dieci giorni di ritardo rispetto alla data di partenza fissata a livello nazionale, oggi i cancelli del plesso sono rimasti chiusi. E ancora non è stata comunicata una data alternativa. "Ci hanno avvisato ieri sera - spiega Massimo Romano, del comitato genitori - non ci hanno detto altro". Per quale ragione l'istituto non apre? 

Al suo interno sono in corso da inizio settembre dei lavori per ricavare quattro aule in più rispetto a quelle già presenti, dove trasferire una parte degli alunni della vicina scuola Girolami, chiusa da aprile 2019 per il crollo di un controsoffitto. Il XII municipio, competente sul tema, ha deciso per lo spostamento qui dei bambini. 

Nel frattempo però, tra le continue proteste di mamme e papà da un lato preoccupati di possibile assembramenti all'interno della scuola dall'altro infuriati per il ritardo nella riapertura, sono arrivati i pareri negativi al trasferimento da parte del dipartimento Scuola del Campidoglio e della Asl. 

Così come concepiti gli spazi non sono adeguati a ospitare delle classi. Mancano i bagni, l'impianto di climatizzazione, la metratura sufficiente nelle aule. Questo quanto riportato nero su bianco nei resoconti dei sopralluoghi effettuati. Insomma, il municipio è stato costretto a frenare. Dovrà apportare delle modifiche al progetto. Nel frattempo però cento bambini sono costretti a casa. Fino a data da destinarsi. 


 

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