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Villa Pamphilj, la Fontana del Giglio è agonizzante. Protestano i cittadini: "Rovina annunciata"

Chiesta la pulizia del monumento e la sostituzione del bosso, ormai sradicato dal vento. Ass. per Villa Pamphilj: "Sdegnati dalla succube inerzia del Dipartimento Ambiente"

Degrado, mucillagine ed erbacce. La Fontana del Giglio, uno dei simboli di Villa Pamphilj, sta progressivamente scivolando in una condizione d'impietoso degrado. Il prezioso monumento seicentesco, progettato da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi, desta infatti preocupazione tra i fruitori del parco.

Senza pulizia da quattro anni

Le cornacchie ed i piccioni sono ormai gli unici avventori ad interessarsi della fontana. Lo fanno in maniera strumentale, perché sanno che tra gli arbusti ed il muschio che la ricoprono, si nascondono gustosi insetti e parassiti. Eppure quel degrado potrebbe essere evitato. Ad esempio intervenendo con maggiore puntualità nella pulizia del prezioso marmo visto che, come ricorda l'Associazione per Villa Pamphilj, l'ultimo intervento di pulizia risale a circa quattro anni fa.

Una rovina annunciata

“Questa è un'altra puntata di una rovina annunciata – ha commentato Paolo Arca, presidente dell’Associazione per Villa Pamphilj – Nonostante le nostre innumerevoli segnalazioni e richieste, tra cui quella di piantare nuove essenze che sostituiscano il bosso, assistiamo sempre più sdegnati alla latitanza della Sovrintendenza, alla succube inerzia del Dipartimento Ambiente, alla mortificazione di professionalità che per anni hanno garantito pulizia e funzionalità, sostituite dal nulla totale e dalla rassegnazione”.

Villa Pamphilj: la fontana del Giglio nel degrado

Gli interventi richiesti

Non si rassegnano però gli amici dell'Associazione per Villa Pamphilj che continuano a segnalare lo stato in cui versa il monumento. Per questo chiededono di fare attenzione alle  condizioni d' uno dei pilastri che reggono l'esedra semicircolare. Come il sedile in marmo, presenta infatti preoccupanti segnali di cedimento. E per concludere andrebbe anche sostituita la siepe di bosso. Quella che circonda l'eserdra “già ridotta a uno scheletrico reticolato dopo esser stata devastata dalla Piralide del Bosso , è stata completamente sradicata dalla furia del vento che ha investito la città lo scorso ottobre”. Tre mesi fa. Da allora non si sono registrati segnali d' attenzione, oltre a quelli già descritti dei volatili che, per ragioni opportunistiche, continuano a frequentare la prestigiosa fontana.

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