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Sabato, 20 Aprile 2024
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Usura: ereditano credito dal padre e minacciano di morte il creditore, arrestati

I due fratelli esigevano un credito di 38.000 euro da un creditore e per questo sono arrivati a minacciare di morte lui e la sua famiglia. La polizia ha arrestato i due mentre stavano raccogliendo la busta con i soldi

Due fratelli sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Monteverde perché accusati di usura e di detenzione abusiva di armi clandestine. I due  avevano ereditato un credito usuraio alla scomparsa del loro padre e a più riprese hanno richiesto ad un libero professionista di onorare il debito che l’uomo aveva contratto con il loro genitore.

La vicenda ha inizio diversi anni fa, quando un libero professionista, oggi in pensione, a causa di un periodo di difficoltà economica decide di rivolgersi ad un commerciante, F. M.,  che vanta la partecipazione ad una fantomatica società appositamente istituita per sostenere, attraverso la concessione di prestiti, le attività commerciali.

I rapporti tra i due, nel corso degli anni si fanno sempre più stretti, fondandosi sulla reciproca stima e fiducia e il libero professionista, in più occasioni, si rivolge al suo “benefattore” che, a fronte del prestito concesso, trattiene la somma del 10% a titolo di interresse mensile non richiedendogli alcun bene in garanzia.
 
Nel dicembre scorso, pressato da alcune scadenze derivanti da un imminente sfratto di casa, l’uomo chiede ed ottiene un nuovo prestito di 10.000,00 euro, che alla scadenza non viene restituito.

F. M., allora, decide di telefonare al suo debitore informandolo di non poter aspettare, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute e di avere fatto i conti  dell’importo dovuto, circa 38.000,00 euro, che devono essere consegnati al figlio, F.C.

Dopo qualche tempo, alla morte di F.M., i due figli decidono di esigere la restituzione dell’intero credito, non accettando le richieste del debitore di dilazionare il pagamento delle rate, ed in più occasioni si recano presso il suo domicilio minacciando di morte lui e la sua famiglia.

Stanco di subire continue minacce, il debitore decide quindi di rivolgersi alla polizia, e dopo aver concordato telefonicamente un appuntamento con i due fratelli, si  reca con i poliziotti nel luogo stabilito.

Al ritiro della busta contenente i soldi, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Roma intervengono bloccando i due giovani e recuperando le banconote precedentemente contrassegnate.

Nel corso delle perquisizioni effettuate presso le loro abitazioni, sono stati sequestrati numerosi pugnali di grosse dimensioni e due pistole, oltre alla documentazione relativa all’attività usuraia.

Accompagnati presso i locali del commissariato Monteverde, i due fratelli sono stati arrestati per il reato di usura, e a carico di uno di loro gli agenti hanno contestato anche il reato di detenzione di armi clandestine.
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