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Topi, i Nas alla scuola Girolami: "Sanificazione subito o chiusura forzata"

A dieci giorni dal primo topo avvistato tra i banchi della materna ai Colli Portuensi, l'ambiente non è ancora pronto ad accogliere i bambini. A verificarlo i Carabinieri, allertati dai genitori e dal capogruppo Fdi, Marco Giudici

Derattizzazioni e sanificazioni non sono bastate. Dal 1 aprile la scuola materna Girolami ai Colli Portuensi combatte con topi e tracce di feci e urine che spuntano puntuali al mattino su banchi, libri, giocattoli. La scuola non è mai stata chiusa, gli interventi di Ama e Multiservizi sono stati effettuati nei pomeriggi, in assenza degli alunni, e nei fine settimana, ma senza il risultato sperato, e senza un sopralluogo della Asl che ordinasse la chiusura del plesso. Tanto che l'opposizione si è rivolta ai Nas. 

Il gruppo dei Carabinieri a tutela della Salute pubblica, a seguito di un esposto inviato nei giorni scorsi dai consiglieri, Marco Giudici, capogruppo FdI, e Fabrizio Santori, consigliere Fdi in Regione, e da un gruppo di genitori, stanchi di arrivare al mattino davanti a scuola ed essere costretti a fare marcia indietro, dopo la comunicazione delle maestre: "Abbiamo trovato altre tracce di escrementi". Per dieci giorni il film si è ripetuto: la scuola è rimasta aperta ma quasi deserta, perché i genitori, preoccupati per le condizioni igieniche dei locali che non miglioravano nonostante gli interventi, si rifiutavano di lasciarci i bimbi, riportandoli a casa. 

Nel frattempo il municipio si è attivato avviando le pratiche per gli interventi base di disinfestazione, effettuati a giorni alterni sia da Ama che dalle ditte in graduatoria contattate dal parlamentino. Il sopralluogo della Asl però è arrivato solo questa mattina, insieme ai militari, che constatate le condizioni precarie degli spazi, hanno intimato i soggetti competenti a una sanificazione risolutiva, pena la chiusura forzata dell'istituto. 

"A quanto emerso dal tavolo che abbiamo subito aperto con Asl e scuola il quadro è più complesso di quello che sembrava inizialmente, e a quanto pare è da attribuire a un intervento alle tubature in strada fatto di recente, che avrebbe facilitato la diffusione del fenomeno". A parlare a Romatoday è la presidente del XII municipio, Cristina Maltese. "Abbiamo effettuato un ulteriore sopralluogo questa mattina dopo l'arrivo dei Nas con genitori, rappresentanti degli insegnanti e organi della scuola, vedendo effettivamente che non siamo riusciti a debellare il fenomeno. La scuola chiuderà nei prossimi due giorni, per permetterci un intervento di terzo livello, più complesso e profondo, insieme alla sanificazione". 

La questione dunque dovrebbe risolversi nel giro di 48 ore. Ma resta la polemica, per tempi di intervento troppo dilatati, per qualcuno intollerabili quando si parla di scuola, bambini e diritto allo studio in un ambiente salubre. "Scomodare l’Arma dei Carabinieri è stata un’extrema ratio cui siamo stati costretti, a causa dell’immobilismo della giunta municipale del Pd, che per oltre nove giorni consecutivi è rimasta ferma davanti al problema - attacca il consigliere Giudici tramite nota stampa - la presidente Maltese si è imbambolata e a fronte di quotidiane invasioni di topi, da giorni sta accampando scuse per giustificare un vergognoso immobilismo, lasciando correre un pericolo igienico-sanitario grave. Questa storia racconta tutta la mediocrità della gestione scellerata del municipio da parte di questa giunta, perché se già dal primo giorno ci fosse stata la minima attenzione al problema, a quest’ora non saremmo dovuti ricorrere a tanto". 

Dal canto suo il minisindaco ribatte, più che convinta di aver agito nel migliore dei modi possibili. "Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere fare, gli interventi di derattizzazione ci sono stati, gli operatori hanno proceduto come da protocollo. Ma il quadro era ed è più grave del previsto. Ci stiamo muovendo di conseguenza". 

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