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Sabato, 20 Aprile 2024
Monteverde Portuense / Via Isacco Artom

La scuola Girolami non riaprirà prima di un anno: ecco dove finiranno i bambini

Quattro aule verranno spostate all'istituto Artom, dove però si rischia di sacrificare la sala mensa. I genitori: "Si rispetti il distanziamento sociale"

La scuola Girolami, porzione dell'istituto comprensivo Margherita Hack, non riaprirà a settembre. Il polo scolastico d'eccellenza del quartiere Monteverde resterà chiuso ancora, per i più ottimisti, almeno un altro anno. Il crollo del controsoffitto che ha reso inagibile una parte del plesso risale al 4 aprile del 2019 e ancora non c'è un progetto esecutivo. Stando alle ultime comunicazioni del XII municipio ai genitori, il corpo A dell'istituto verrà riaperto entro il mese di maggio 2021, subito dopo toccherà al corpo B e al C. Previsioni irrealistiche per mamme e papà del comitato, da mesi in prima linea per la riapertura della scuola. 

"Chiediamo al municipio che ci venga fornito un cronoprogramma ufficiale" dichiara Valentina, tra i genitori. "Riaprire a maggio magari, semplicemente ci sembra quasi impossibile. C'è da affidare l'incarico per la progettazione, da attendere il parere del Genio civile, da fare il bando per assegnare i lavori". Già, lavori da dividere in due tranche, da una parte l'intervento sul controsoffitto, dall'altra una serie di azioni per l'adeguamento statico e sismico della struttura. I fondi per la messa in sicurezza dei locali ci sono, un milione e 500mila euro stanziati dal ministero della Pubblica istruzione. Ma se ci è voluto più di un anno per avere i risultati delle indagini sulla vulnerabilità sismica dell'edificio, propedeutiche all'inizio del cantiere, è difficile pensare in meno di 12 mesi di riaprire. 

Dove andranno i bambini

Che fine faranno intanto i bambini? Su 30 aule tra elementari e materna, 15 della statale erano già state trasferite alla Gramsci, istituto in zona Portuense, e ci resteranno. Due le opzioni per le altre 11 classi che erano rimaste nella parte agibile della Girolami, ma che ora dovranno essere traslocate altrove perché la scuola chiuderà totalmente. La prima, ancora non ufficiale, è la parrocchia Nostra Signora di Coromoto. Qui secondo alcuni sopralluoghi effettuati dai tecnici del municipio, sarebbe possibile il ricollocamento di cinque classi della primaria al piano terra dell'edificio, ma solo previa esecuzione di lavori edili per l'adeguamento dei servizi igienici e degli spazi in funzione delle norme antincendio. 

Altre quattro aule, è la novità di questa settimana, potrebbero invece essere trasferite al plesso Artom, sempre in zona Colli Portuensi. Stando alle comunicazioni di questi giorni intercorse tra istituto e municipio, che RomaToday ha potuto visionare, ci sarebbe la possibilità di ricavare due aule al piano terra, sacrificando la sala mensa, e altre due al primo piano in corrispondenza della palestra e dell'ufficio amministrativo. Anche qui servirebbero dei rapidi lavori edili per rendere gli spazi conformi alle necessità. Il nulla osta del municipio è già arrivato l'11 agosto. 

La polemica sulla Artom

Una scelta quella di utilizzare gli spazi della Artom che sta alimentando diverse polemiche. "Veniamo a sapere adesso di questa scelta, nessuno è stato avvisato, che c'è una notizia presa. siamo tutti a disposizione per dare una mano. La nostra scuola ha un massimo di 100 posti, da quello che so siamo già a 78 iscritti" commenta Massimo Romano, presidente del comitato scolastico della Artom. "Noi siamo disponibili a sederci a un tavolo per trovare la soluzione migliore possibile per tutti. Ma dobbiamo assolutamente evitare di ammassare i bambini, specie in fase post covid. E chiediamo che nulla venga deciso a metà agosto senza confronto". 

Dure anche le parole che arrivano dall'opposizione di centrodestra. "Si rischia di violare le più elementari norme antincendio e di sicurezza sanitaria, poiché verrà oltrepassato il tetto massimo di capienza e difficilmente si riuscirà a garantire il distanziamento sociale. Senza contare che questo stravolgimento avrà un impatto negativo anche sulla didattica e sul benessere degli studenti" commentano anche i consiglieri della Lega Giovanni Picone, capogruppo, e Marco Giudici, vicepresidente dell'Aula e membro della commissione Scuola. "Andremo a fondo assieme ai genitori che sono al nostro fianco, visto che come al solito i grillini moltiplicano i problemi anziché affrontarli e tentare di risolverli".

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