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Monteverde Monteverde / Piazza Carlo Alberto Scotti

Dall'edicola alla viabilità, piazza Scotti ancora nel mirino: interrogazione in Municipio

Il capogruppo della Lega nel "parlamentino" chiede aggiornamenti sull'avanzamento dei lavori. Commercianti e residenti sempre più esasperati dal traffico

Si torna a parlare dei lavori in piazza Scotti a Monteverde, un argomento particolarmente sentito e dibattuto nel quartiere ormai da due anni.

Questa volta a chiedere chiarimenti al Municipio diretto dalla presidente Silvia Crescimanno è Giovanni Picone, capogruppo della Lega nel parlamentino, pronto a presentare un’interrogazione relativa all’andamento del cantiere, al verde pubblico, alla viabilità e anche al futuro dell’edicola che sorge all’incrocio con via di Monteverde, diventata un caso dopo la denuncia del titolare Alfredo Tocci.

Il “caso” edicola

La situazione di Tocci è ormai nota: la licenza è decaduta qualche settimana fa a causa di un abuso relativo all’occupazione del suolo che non è mai stato sanato. Tocci ha presentato diversi progetti per chiedere la risistemazione dell’edicola in un altro punto della piazza, ma nessuno è mai stato accettato e l’iter per la revoca della licenza - complice appunto l’abuso - è stato avviato.

Senza un ricorso al Tar, che Tocci - va detto - non ha mai presentato, la situazione sembra ormai irrecuperabile, ma il quartiere si è mobilitato (anche con una campagna social) per chiedere alle istituzioni di trovare una soluzione. Nella sua interrogazione, Picone cita proprio il caso di Tocci, approfittando dell’occasione per chiedere lumi sull’intero progetto di restyling della piazza.

“Ci sono una serie di criticità intorno alla piazza che vanno risolte - spiega Picone - Non solo quello dell’edicola, ma anche quello del verde: due alberi sono stati abbattuti, ma non sono stati piantati nuovamente nel Parco Flora, come garantito dalla presidente di Municipio. E poi i tempi di inaugurazione: l’intervento di riqualificazione è iniziato a fine giugno 2020 e doveva essere concluso a settembre 2020, sono passati 9 mesi dall’apertura del cantiere e l’area è ancora chiusa e transennata, con gravi disagi per i cittadini e per il commercio”.

Piazza Scotti e il nodo della viabilità rivoluzionata

C’è poi la questione relativa alla viabilità. I lavori hanno portato a una serie di sensi unici che hanno congestionato il traffico in zona, sollevando parecchie proteste sia da chi ci abita sia da chi ci lavora ed è già esasperato dalla pandemia di coronavirus. Il volume degli affari è calato, protestano i commercianti, anche a causa del “caos” in cui è precipitata la viabilità, trasformata in una sorta di labirinto.

“Avevamo presentato una variante di progetto, uscita dalla Commissione Urbanistica, che non prevedeva stravolgimenti di viabilità - conferma Picone - ma a oggi non sembra essere stato attuato. Inoltre ci era stato promesso che avrebbero installato degli strumenti di monitoraggio anche per valutare l’impatto del traffico, e anche su questo non sono arrivati aggiornamenti”.

Il progetto di restyling di piazza Scotti è costato circa 900mila euro e si inserisce nel più ampio quadro del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) di Roma Capitale: un piano che spinge su ampie zone pedonali e riqualificazione di spazi urbani anche attraverso “isola ambientali”, e che per piazza Scotti si traduce in un allargamento dell'aiuola centrale con restrizione delle carreggiate di marcia (e conseguenti modifiche alla viabilità). L’edicola di Tocci avrebbe dovuto inizialmente essere sistemata all’interno dell’ovale rappresentato dall’aiuola, un proposito che pare ormai decaduto con la revoca della licenza.

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