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Monteverde, dopo due anni Raggi si ricorda della scuola Girolami: "Partono i lavori, a settembre il ritorno in classe"

Ad aprile 2019 il crollo di un solaio, due gli anni scolastici che i bambini hanno dovuto passare in altri istituti, di fatto "smistati", in attesa di gestire la lunga trafila burocratica

A distanza di quasi due anni dalla chiusura, partono i lavori di rifacimento e messa in sicurezza nella scuola Victor Hugo Girolami di Monteverde, chiusa ad aprile 2019 per il crollo di un controsoffitto.

A dare l’annuncio è stata la sindaca Virginia Raggi, che nei giorni scorsi ha fatto un sopralluogo nell’istituto di largo Girolami per osservare coi suoi occhi la situazione e “tagliare il nastro” di un cantiere molto atteso nel quartiere, non esente da polemiche proprio per le lungaggini burocratiche che hanno rallentato l’avvio.

Scuola Girolami, perché i ritardi?

Il problema principale - come spesso accade per opere e cantieri di questo genere - è derivato dalla necessità di attendere il parere della Soprintendenza: il via libera era arrivato a novembre 2020, ma a inizio dicembre il Genio Civile aveva chiesto altri approfondimenti e altra documentazione tecnica per capire l’esatto stato della struttura. Il Municipio aveva comunque fissato a gennaio 2021 l’avvio delle opere propedeutiche per gli interventi di messa in sicurezza, con la demolizione e la rimozione delle parti interessate affidate a una ditta già individuata.

I ritardi avevano costretto le famiglie della Girolami a trovare soluzioni alternative per i figli, soluzioni che avrebbero dovuto durare giusto il tempo degli interventi (massimo sino a settembre 2020, in tempo per la ripresa dell’anno scolastico) e che si sono invece prolungate per due anni. E la chiusura della scuola senza un cronoprogramma effettivo e senza un progetto esecutivo aveva anche disincentivato le nuove iscrizioni, come confermato anche dal preside Massimo La Rocca già a gennaio 2020: "Il 31 gennaio si chiuderanno i bandi per le iscrizioni e registriamo a oggi un 30% di iscritti in meno", aveva detto oltre un anno fa.

Dal punto di vista logistico, poi, le criticità sono state parecchie. Trenta infatti le aule coinvolte tra elementari e materna, la metà trasferite alla Gramsci, in zona Portuense, le altre sparse in diversi altri istituti, con conseguenti disagi per i genitori costretti a riorganizzare ritmi e giornate. E le proteste non sono arrivare soltanto dai genitori, ma anche dalle opposizioni di centrodestra in Municipio e dal comitato della Scuola Artom, dove si era ventilato il trasferimento di alcuni bambini e dove si temeva l’effetto “classi pollaio” soprattutto in epoca coronavirus.

"Si rischia di violare le più elementari norme antincendio e di sicurezza sanitaria, poiché verrà oltrepassato il tetto massimo di capienza e difficilmente si riuscirà a garantire il distanziamento sociale. Senza contare che questo stravolgimento avrà un impatto negativo anche sulla didattica e sul benessere degli studenti - avevano detto i consiglieri della Lega Giovanni Picone, capogruppo, e Marco Giudici, vicepresidente dell'Aula e membro della commissione Scuola - Andremo a fondo assieme ai genitori che sono al nostro fianco, visto che come al solito i grillini moltiplicano i problemi anziché affrontarli e tentare di risolverli".

Anche se il crollo aveva riguardato soltanto una delle tre parti in cui è suddiviso l’istituto - il “corpo B”, - la scuola era infatti stata nel corso del tempo chiusa integralmente con conseguenti trasferimenti. Raggi ha quindi promosso a gran voce l'avvio del cantiere, cui ha partecipato: “È davvero un’ottima notizia per i genitori che mi hanno più volte contattato e soprattutto per i bambini che da settembre potranno tornare nella loro scuola", ha detto, facendo eco a Silvia Crescimanno, presidentessa del Municipio 12: “Dal giorno in cui si verificò il distacco di una parte dell’intradosso del solaio, nell’aprile del 2019, la scuola è stata riaperta solo parzialmente, i disagi sono stati tanti, ma oggi è un giorno nuovo per ricostruire finalmente”.

Scuola Girolami, il cronoprogramma dei lavori

I lavori sono iniziati il 18 marzo con il cantiere sul “corpo A” del plesso, e saranno necessari 90 giorni per il completamento degli interventi di messa in sicurezza e miglioramento sismico.

Le aule coinvolte in questa prima fase sono 14, e ospitano una scuola dell’infanzia e una elementare, entrambe statali. La seconda fase riguarderà il “corpo B”, quello dove è avvenuto il crollo nel 2019, e sono coinvolte 12 aule più la mensa e la cucina, che ospita la scuola dell’Infanzia comunale (4 aule) e quella elementare (8 aule). L’ultima parte dell’intervento riguarderà il “corpo C”, destinata alla palestra e agli uffici: in questo caso i lavori dovrebbero iniziare nel 2022, ma Raggi ha assicurato che i bambini non perderanno un altro anno scolastico nella loro scuola.

“Per i lavori utilizzeremo materiali all’avanguardia, più resistenti a eventuali eventi sismici - ha detto Crescimanno - nuove fasciature in fibra di carbonio ed elementi nelle pareti degli edifici, di grande innovazione per i lavori di questo tipo che permettono al tempo stesso un risparmio per l’amministrazione e una migliore organizzazione per l’attività didattica”.

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