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INTERVISTA | Elio Tomassetti (PD): "M5s ha devastato il XII Municipio. Ora sociale, mobilità e ricostruzione"

Parla il capogruppo uscente, candidato alle primarie: “I pentastellati hanno umiliato la Valle Galeria e distrutto il servizio sociale. Corro dopo otto anni di attività amministrativa e non chiedo voti per la mia età”

Profilo giovane e di piglio per Elio Tomassetti, 32enne capogruppo del PD in XII Municipio e candidato alle primarie del 20 giugno per i candidati presidente delle municipalità. Da otto anni guida l’opposizione a Silvia Crescimanno a via Fabiola e appare piuttosto perplesso dall’idea di un dialogo con gli esponenti Cinque Stelle, lanciata dal suo avversario alle primarie. L’intervista a Roma Today scorre fra le emergenze dei servizi sociali e il rapporto del centrosinistra con le associazioni.

Consigliere Tomassetti, Marco Miccoli ha detto: “Dopo il voto servirà un ponte con i 5S”. Lei che siede in consiglio municipale immagino non sarà d’accordo.

Posso dire che in questi anni io ho visto la più scadente classe dirigente che il XII Municipio abbia mai avuto; il Movimento Cinque Stelle ha letteralmente rovinato la nostra macchina amministrativa. Abbiamo visto l’annichilimento dell’istituzione, delle sue regole e delle procedure di garanzia; dopodiché noi facciamo politica e non ci interessano gli esponenti del Movimento, ma i loro elettori. Siamo divisi al primo turno, al secondo chiederemo il voto ai cittadini e a chi ha votato pentastellato perché siamo convinti di poterli rappresentare al meglio. Gli racconteremo che il quinquennio di Silvia Crescimanno è stato devastante.  

Quali i tre errori peggiori della giunta Cinque Stelle?

Partiamo dall’umiliazione della Valle Galeria, dove hanno proposto un sito di trasferenza per i rifiuti e noi ci siamo opposti, poi hanno proposto il secondo sito per una discarica che ora è congelato solo per questioni giudiziarie. Quel territorio è stato tradito e rappresenta il peggior fallimento sulla gestione dei rifiuti che io abbia mai visto. Il Movimento Cinque Stelle è stato poi completamente assente sui servizi sociali, hanno fatto morire il nostro segretariato e lasciato allo sbando le categorie fragili. Quando torneremo al governo dovremo ricostruire daccapo questo servizio e questi uffici. Ancora, Silvia Crescimanno e la sua giunta hanno sistematicamente impedito la partenza di qualunque opera pubblica, mi viene in mente il triste destino del mercato di San Giovanni di Dio. Sono cinque anni che ci dicono che ci sono soldi e fondi pronti e noi siamo stufi delle loro prese in giro.  

Lei è dato per molto vicino alla colonna del Partito Democratico che fin dall’inizio ha costruito la candidatura di Roberto Gualtieri…

No guardi, la fermo subito perché non ne posso più. Io ho 32 anni e ne ho passati 8 in municipio dove mi sono formato prima di tutto a livello personale. Ho fatto il segretario del PD del XII Municipio e penso di essere stato il segretario di tutti; nessuno come me in questi quattro anni ha conosciuto tutte le anime di questa complicata galassia. Ho un profilo di unità che intendo difendere: in sincerità non entro in queste discussioni, su nomi, colonnelli, correnti. Noi ci siamo formati su battaglie vere e abbiamo una competenza seria e minuta sugli atti amministrativi; sappiamo governare il municipio, siamo stati dentro le cose per anni, abbiamo rapporti con gli uffici e con il territorio. Queste primarie devono essere un confronto sui temi e non un congresso del PD.

Mi dirà allora i tre temi cardine del suo impegno per il XII.

Certo. Rimettiamo da subito in campo i servizi sociali e il rapporto con le categorie fragili, sperimentiamo nuove forme anche tecnologiche di coinvolgimento degli attori del sociale per ricostruire questa rete di solidarietà. Va messo a verbale che il Covid ha cambiato la geografia del nostro territorio, sono aumentate le richieste di soggetti in nuova povertà e le richieste di aiuto; d’altro canto abbiamo visto aumentare la risposta spontanea della rete di solidarietà territoriale: l’ente Municipio deve allora diventare regista e mettere a regime la domanda e l’offerta di aiuto. Secondo punto, la mobilità: il nostro è uno dei pochi municipi non toccato da metropolitane, con solo una stazione del treno e il 20% di corse autobus in meno rispetto a cinque anni fa. Poi mi occuperò di valorizzare la bellezza e cultura del territorio, anche su questo la giunta uscente ha dimostrato un profilo bassissimo. Manca il rapporto con le scuole, i teatri, le associazioni; bisogna invece creare politiche di incontro, di investimento sulla cultura, percorsi di incentivazione per startup e associazioni culturali. Decine di persone della mia età hanno creato realtà, imprese, gruppi stabili e attendono solo la possibilità di dialogare con le istituzioni e di mettersi in rete.

A proposito di questo, però, i suoi colleghi della maggioranza sostengono che per il centrosinistra “fare rete” ha spesso significato “dare i beni pubblici alle associazioni degli amici”. Il tema è emerso durante le discussioni sulla Casina Garibaldina, ad esempio.

Grazie per la domanda perché il tema mi appassiona e sono abbastanza stufo di queste balle. Siamo stati cinque anni in consiglio a sorbirci storie inesistenti su legami più o meno loschi con questo o quell’altro comitato. Un amministratore serio che svolge il suo mandato con disciplina e onore se ha notizie di reato fa una denuncia, non un comunicato stampa. C’è il codice degli appalti con norme chiare sugli accessi alle procedure amministrative degli enti del privato. Seguire la legge non significa creare gli amici degli amici e urlare “noi rispettiamo la legge” non significa abbandonare a loro stesse aziende, associazioni, startup che è esattamente quello che ha fatto questa giunta. Bisogna fare procedimenti amministrativi seri, fatti bene, creare occasioni con l’istituzione pubblica che tenga il manico e consenta alle realtà del privato di aderire senza impazzire: e questo si può fare oggi. Sul Casale San Pancrazio è il Movimento Cinque Stelle che preme per un affidamento temporaneo e frettoloso; noi diciamo che va fatto un bando fatto bene, con linee di indirizzo e valutate da una commissione tecnica terza.

Ultima domanda. Lei è giovane, ma i giovani sostengono qualcun altro. Le dispiace?

Intanto non voglio essere sostenuto perché sono giovane ma per il lavoro che abbiamo fatto. In questi anni abbiamo costruito l’opposizione alla peggiore amministrazione che Monteverde abbia mai avuto, ci siamo forgiati in questa esperienza e siamo pronti a dare una speranza al territorio. Secondo, non tutti i giovani e i Giovani Democratici sostengono Marco. Molti GD stanno lavorando per la mia candidatura e li ringrazio.

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