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Monteverde

Scalinata Ugo Bassi, la replica dell'artista: "Nessuna gaffe, l'interpretazione è più complessa"

David Vecchiato risponde alla polemica sollevata dai consiglieri, municipale e regionale, Giudici e Santori, sull'identità della donna rappresentata nell'opera di arte urbana a Monteverde

Non si discute sulla bellezza dell'opera, nè se piaccia o meno al territorio, ma piuttosto se gli abitanti di quest'ultimo siano stati adeguatamente informati sul maxi dipinto che da qualche giorno occupa un luogo storico per il quartiere. Dietro il volto di Elena Sofia Ricci, dipinto dallo street artist David Vecchiato, sulla scalinata di via Ugo Bassi, chi c'è? A sollevare la querelle i consiglieri di opposizione in XII municipio e in Regione, Marco Giudici e Fabrizio Santori. 

I due hanno fatto notare, tramite un comunicato stampa riportato dal nostro giornale, "l'errore imbarazzante" all'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli, e alla presidente del parlamentino, Cristina Maltese, entrambe presenti il 6 settembre all'inaugurazione dell'opera. La donna rappresentata, interpretata dalla Ricci nel film "In nome del popolo sovrano" diretto da Luigi Magni, non sarebbe, come diffuso, l'eroina risorgimentale milanese Cristina Trivulzio di Belgiojoso, ma piuttosto Cristina Arquati, moglie dell'omonimo marchese romano. E questo è un fatto inopinabile. 

Non si tratterebbe però di una "gaffe", come definita dai due consiglieri. Nessun errore nel riferimento esplicito e reiterato all'altra Cristina. A inviare alla redazione una lunga nota di replica, firmata dall'artista, sono gli organizzatori dell'evento, la manifestazione Ossigeno 2015 - Popstairs, dove si chiarisce la questione. 

"Il fatto che Elena Sofia Ricci non interpreti, nel film 'Nel nome del popolo sovrano', esattamente l’eroina della Repubblica Romana, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, bensì un personaggio a lei ispirato, e mèlange, ideato da Magni, come lui stesso raccontava in una sua intervista, tra l’aristocratica milanese e la borghese Giuditta Tavani Arquati, è fatto piuttosto noto agli amanti del cinema, e più volte e diffusamente ribadito non solo da me (anche sulla mia pagina Facebook), ma anche da Paolo Macoratti, Presidente dell’Associazione Garibaldini per l’Italia, nel corso di quella stessa cerimonia di inaugurazione". 

Già, ma chi non fosse cinefilo e non avesse preso parte all'inaugurazione, limitandosi a informarsi su giornali e agenzie di stampa, avrebbe letto la seguente frase, ripresa dal comunicato diffuso per promuovere l'evento: "La scalinata di Via Ugo Bassi (visibile da Viale Trastevere), raffigurerà una giovanissima Elena Sofia Ricci, nei panni di una delle eroine della Repubblica Roma, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nel film di Luigi Magni In nome del popolo sovrano". E ancora "una delle eroine care al nostro territorio". 

Vero, ma incompleto, perché all'altra donna, Giuditta Tavani Arquati, non si accenna, nè tantomeno al nome cinematografico dell'eroina, frutto della fantasia dell'artista e fusione di due personalità, Cristina Arquati, indicata come personaggio interpretato dalla Ricci in qualunque scheda del film. Insomma, il botta e risposta lo risolviamo con una verità a metà da entrambe le parti. E comunque, rassicura Vecchiato, potremo leggere la storia a breve accanto all'opera. "Ogni scala sarà dotata di una breve didascalia, per utilità dei passanti". Che non è detto siano amanti del cinema. 


 

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