Monti dell'Ortaccio: "Il Prefetto continua a giocare con le parole"
I presidenti dei Municipi XV e XVI Paris e Bellini all'indomani dell'incontro tra Aleammno e Sottile: "Si scelga la soluzione alternativa"
Dopo l'incontro di ieri tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il commissario straordinario all'emergenza rifiuti Goffredo Sottile ancora malumori tra i presidenti dei Municipi XV e XVI da sempre contrari alla scelta di Monti dell'Ortaccio. Incontro che ha visto il prefetto ribadire la propria scelta: "La contrarietà a Monti dell'Ortaccio come sito temporaneo per la discarica, bocciato da Comune e Provincia, va motivato sul piano tecnico, perché la scelta politica l'ho già fatta e secondo me non c'é un'alternativa". Alternativa che pongono sul piatto Gianni Paris e Fabio Bellini: "Il Prefetto Sottile continua a giocare con le parole. Una ipotesi alternativa a Monti dell’Ortaccio esiste, l’hanno prospettata i comitati e gliel’abbiamo proposta anche noi".
ALTERNATIVE - Presidenti dei Municipi XV e XVI che ricordano a Sottile alcuni aspetti relativi ai lavori di Monti dell'Ortaccio: "Le istituzioni locali hanno dato anche un no tecnico, non solo politico in conferenza dei servizi. Il tema ora è tutto del Prefetto. Se vuole proseguire in solitudine o meno. Ma non dica che non ci sono proposte alternative. Oltretutto sembra ignorare che la buca di Monti dell’Ortaccio è fatta in modo abusivo come ha detto anche la Procura e che quel buco non esiste di fatto più, poiché con gli atti del Municipio Roma XV, vista l’opera abusiva di cavazione, è stato ordinato il ripristino dei luoghi riportando tre milioni e mezzo di metri cubi di terra".
SOLUZIONI - Gianni Paris e Fabio Bellini che elencano alcuni punti che andrebbero decisi: "La proposta alternativa ipotizza un tavolo di lavoro comune, accantonando il progetto di Monti dell’Ortaccio. Questo tavolo dovrebbe decidere: i tempi e le modalità per inviare nel prossimo anno i rifiuti urbani non trattati fuori regione, mentre si incrementa almeno fino al quaranta per cento la raccolta differenziata; l’individuazione in tempi molto rapidi di un sito definitivo; il conferimento dal primo gennaio, ad impianti di trattamento meccanico biologico avviati, del rifiuto trattato nelle discariche della provincia compresa Malagrotta, che dovrebbe essere prorogata solo per il trattato e non per il tal quale come il Prefetto sostiene, verificandone comunque le volumetrie".