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Bravetta Monteverde / Via di Bravetta, 415

Bravetta e l'ex Residence 'della vergogna': "Ancora 40 residenti all'anagrafe"

L'ex Residence Roma è abbandonato da anni, ma all'anagrafe capitolina risultano ancora 40 residenti. Giudici e Santori: "Un fatto gravissimo"

Un residence abbandonato, e disabitato. Ma non per l'anagrafe capitolina, dove risultano ancora residenti nella struttura 40 persone, di cui 27 stranieri. Parliamo dell'ex Residence Roma di via Bravetta 415. A diffondere la notizia a mezzo stampa sono Marco Giudici, consigliere e presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII e Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

RESIDENZA FITTIZIA - "Il fenomeno è molto grave e presta il fianco a chi, attraverso la residenza fittizia, può ottenere finanziamenti, sussidi, documenti e quant'altro, oltre che godere del diritto di voto sul nostro territorio. Nonostante le nostre richieste la questione è rimasta lettera morta. Ora chiediamo che si faccia chiarezza ed affronteremo la questione in una seduta appositamente convocata della commissione trasparenza". 

"Chiediamo un controllo - proseguono - in tutte le strutture dismesse e sgomberate dal comune, anche se private. Chissà quante sorprese nasconde l'anagrafe di Roma Capitale. Il sindaco Marino, che è ufficiale di governo dell'anagrafe, deve mettere fine a questo scempio burocratico, altrimenti provvederemo a denunciarlo all'autorità giudiziaria".

"RIQUALIFICARE IL RESIDENCE" - "E' bene inoltre anche che il Residence Bravetta, dopo anni di abbandono, sia riqualificato e destinato al quartiere. Occorre che il Campidoglio intervenga per garantirne la trasformazione. I cittadini del municipio - concludono - hanno bisogno di quei servizi essenziali per il quartiere che l'ex residence può offrire".

LA STORIA - Già, una storia trentennale quella del Residence "della vergogna". Così è stato ribattezzato dai cittadini della Valle dei Casali, dove l'ecomostro campeggia indisturbato dagli anni '70: cinque palazzine tra i 5 e i 7 piani ridotte a uno scheletro di cemento armato. Dopo anni di occupazioni, sgomberi e promesse di riconversione mai mantenute.

"Il recupero e la valorizzazione dell’area sono i principali obiettivi che l’Impresa Pietro Mezzaroma e Figli si prefigge di raggiungere. Lo scopo è quello di restituire un’opera di moderna concezione, progettata per soddisfare tutti i requisiti in materia di edilizia sostenibile e risparmio energetico". Bravetta è ancora nel menù "progetti" del sito di Mezzaroma, proprietario degli stabili. Ad oggi l'obiettivo non sembra esattamente dietro l'angolo. 

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