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Quei portici abbandonati da vent'anni da convertire in polo di servizi e cultura        

Il quartiere vuole far rivivere quei 32 negozi con le serrande abbassate e realizzare li la "città dei 15 minuti"

Un argine all’abbandono attraverso la riappropriazione degli spazi, la rigenerazione urbana e il rilancio del piccolo commercio. I portici di via Monte Cervialto sono pronti a rinascere come polo di servizi e luogo di cultura per l’intero territorio. 

I Portici di Monte Cervialto: l'abbandono dura da vent'anni

Comune e Municipio III, insieme al comitato, ai negozianti e numerose realtà sociali della zona, sono al lavoro per recuperare il complesso nel cuore di Valmelaina. Un patrimonio di 32 negozi, di proprietà dell'Inps, con le serrande abbassate da oltre quindici anni con i cortili e le scalinate tenuti in vita e decorosi solo dalle iniziative di chi in tutto questo tempo non si è voluto arrendere a sfacelo e incuria.

I locali abbandonati per rilanciare il piccolo commercio

La road map verso la completa riqualificazione è stata tracciata. “I prossimi due step sono - ha spiegato l’assessore alla Cultura del Municipio III, Luca Blasi - un tavolo di confronto con l’Inps per cominciare a progettare insieme un nuovo futuro per l'intera area e l’organizzazione immediata di un sopralluogo con tutti i soggetti coinvolti per un censimento dei locali disponibili da subito. Lo spazio - ha detto l’assessore ai microfoni di RomaToday - si presta come fulcro di numerose attività, soprattutto servizi al cittadino e servizi culturali. E’ li poi che immaginiamo il rilancio e un meccanismo di protezione del piccolo commercio”. L’idea è quella di incentivare i commercianti del territorio a rianimare quei locali rimasti vuoti per anni, “vorremmo dare un sostegno a negozianti e artigiani che vogliono riaprire le loro attività, specie dopo la crisi dovuta alla pandemia. I portici di Monte Cervialto - ha sottolineato Blasi - sono davvero il luogo in cui mettere in pratica l’idea della città dei 15 minuti”. Ecco perchè all’assemblea pubblica ha partecipato anche l’assessore comunale per l’attuazione di quel modello, Andrea Catarci: “Abbiamo ragionato in generale di città della prossimità e dei 15 minuti e in particolare sulle caratteristiche e sulle potenzialità del luogo, guardando all'obiettivo di riaprire le tante serrande chiuse di spazi Inps e di avviare un polo di servizi, ambiente e commercio al posto dell'attuale contesto di abbandono”.

La rigenerazione immaginata da Valmelaina

“Vogliamo passare dalle parole ai fatti”, incalza il comitato dei Portici di Monte Cervialto. “E' ora che il tavolo con Inps si apra e cominci una fase progettuale che riapra effettivamente i locali, terminando così un ventennio di abbandono, degrado e insicurezza. Alcuni commercianti  del quartiere hanno cominciato a chiedere di poter riaprire le loro attività così come associazioni ed enti no profit vogliono portare i loro servizi ai portici”. L’incontro con Inps è stato fissato tra due settimane. Intanto i portici, anche in vista del Natale, si animano grazie al processo dal basso che ha portato tra i palazzoni di Valmelaina laboratori artigianali per bambine e bambini, iniziative culturali autonome. 

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