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Val melaina Valmelaina / Via Luigi Chiala

“Il precedente gestore è irreperibile”, slitta ancora il bando per il chiosco del parco di Val Melaina

Non potendo verificare le condizioni interne della struttura non è possibile fare la gara

Non si può fare il bando perché non si rintraccia il vecchio gestore. Succede anche questo a Roma dove, per svariati motivi, le amministrazioni pubbliche non possono usufruire di un loro bene. Al Parco dei Sassi, su via Luigi Chiala nel III municipio, la situazione è critica ormai da diversi anni. Degrado e sporcizia la fanno da padrone. Inoltre, in quello spazio, esiste un chiosco che nessuno però può gestire. Il motivo? Non si rintraccia il vecchio gestore il quale, a quanto pare, ha le chiavi dell’immobile. Una vicenda incredibile, emersa in seguito ad un’interrogazione del consigliere del comune di Roma di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo.

Parco dei Sassi nel degrado

All’inizio dell’anno, il 19 gennaio 2022, il, il consigliere interrogava il sindaco e la giunta in merito al Parco dei Sassi. Nell’interrogazione si legge che, dopo due gestioni “fallimentari, la prima del 2006 per bando pubblico, la seconda del 2010 per affidamento diretto”, il parco versa in una condizione di totale degrado. Si parla “di mancata cura del verde, giochi per bambini e panchine divelti, mancato funzionamento delle fontane, episodi di delinquenza”. Tra i problemi c’è anche quello del “punto ristoro rimasto chiuso”. Questo immobile sarebbe dovuto andare a bando per la gestione entro la fine del 2018. Nuovi slanci sembravano esserci stati anche negli anni successivi ma, alla fine, la gara non si è mai fatta. L’interrogazione si concludeva chiedendo di procedere quanto prima alla pubblicazione del bando pubblico.

La risposta del dipartimento

Il 21 luglio 2022 arriva la risposta dell’assessora all’ambiente del comune di Roma, Sabrina Alfonsi, la quale, di fatto, gira a De Priamo una nota del dipartimento tutela ambientale del 19 luglio. Nella nota del dipartimento scrive che “la manutenzione ordinaria dell’area” è “effettuata con regolarità per quanto di relativa competenza”. Inoltre, nel 2020, si era attivato per la realizzazione di una procedura ad evidenza pubblica dell’immobile. Per farlo, servivano però degli approfondimenti, soprattutto per capire come e in quali condizioni fossero gli interni del chiosco.

Senza chiavi non si entra

Il 25 maggio 2022 la polizia locale del gruppo III Nomentano, si reca in loco ma attesta che “il chiosco bar risulta chiuso con catene e il precedente gestore è irreperibile”. Insomma, senza chiavi non si entra. L’ufficio dipartimentale scrive ancora come “non sia stato possibile attivare la procedura ad evidenza pubblica” per l’immobile “per impedimenti amministrativi ed operativi e che, preso atto di ciò, se tali impedimenti dovessero in futuro essere risolti” il dipartimento tutela ambientale si “renderebbe disponibile ad attuare quanto necessario” per la gestione del chiosco.

“La risposta alla nostra interrogazione sul parco dei Sassi è incredibile – sottolinea a RomaToday il consigliere Andrea De Priamo - nonostante un chiaro indirizzo ed un piano predisposto per svolgere il bando, ci si appella ad assurde questioni burocratiche e alla impossibilità di trovare il vecchio concessionario per svolgere un sopralluogo. Con questa lentezza i cittadini del Nuovo Salario sono destinati ad aspettare a lungo per la riqualificazione del Parco dei Sassi”.

Le cose cambieranno con il decentramento

Ha voluto fare chiarezza sulla vicenda l’assessore alle politiche ambientali del III Municipio, Matteo Zocchi: “Quell’area è manutenuta dal dipartimento tutela ambientale ed è però ricompresa all’interno delle aree che il III Municipio sta prendendo in carico nell’ambito del decentramento amministrativo – spiega a RomaToday Matteo Zocchi - stiamo lavorando, sempre in sinergia con l’assessorato di Sabrina Alfonsi, per prenderci in carico l’immobile. Quindi, quando l’area sarà di competenze del nostro municipio, ci occuperemo direttamente anche del chiosco. Quell’immobile – continua ancora Zocchi - è di competenza dipartimentale. Questo, però, non impedisce all’amministrazione di entrarci. Quando lo prenderemo in carico il municipio entrerà nell’immobile, su questo non ci sono dubbi”.

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