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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tufello Tufello / Via Monte Ruggero

Tufello, il III Municipio chiude nuovamente l'ex Detroit

Dopo l'occupazione di sabato 14 maggio l'area è stata nuovamente interdetta alla cittadinanza

Gli occupanti se ne sono andati e il centro sportivo è stato di nuovo chiuso a tutti. Nuovo capitolo della vicenda dell’ex Detroit, l’impianto del Tufello chiuso a abbandonato da più di otto anni e che era stato occupato, sabato 14 maggio, da diversi attivisti ed abitanti del quartiere. 

Ex Detroit, la protesta delle opposizioni

Durante il consiglio municipale di giovedì 19 maggio i consiglieri di Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e gruppo Misto avevano occupato l’aula in segno di protesta perché, secondo loro, il presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne non aveva messo in campo tutte le azioni richieste per far rispettare la legalità all’interno di quei luoghi.

occupazione aula III municipio

Ex Detroit, il municipio rimette i lucchetti

Marchionne ha quindi riferito in aula, facendo il punto sulla situazione: “Sabato 14 maggio c’erano persone intente e a ripulire e a rimuovere l’erba dall’impianto. È stata l’occasione per me anche di fare un sopralluogo”. Marchionne ha quindi annunciato la chiusura per oggi dell’impianto “con una nuova catena. Non sarà più fruibile perché la zona non è sicura. È un’azione che ci ha richiesto anche la questura di Roma. Il centro sportivo – ha detto in consiglio il presidente – sarà chiuso e reso inaccessibile. Al momento dell’occupazione sono intervenuti la polizia di stato e il commissariato di Serpentara ed hanno classificato quanto accaduto sabato come una manifestazione di pulizia e non come un’occupazione”. 

Ex Detroit, 20 giorni per la messa in sicurezza

Nel pomeriggio di giovedì 19 maggio Marchionne ha quindi partecipato ad un incontro pubblico con gli attivisti e gli abitanti del Tufello proprio all’interno dell’ex Detroit. “siamo stati informati che il centro sarebbe stato chiuso nuovamente – afferma a RomaToday Tommaso, uno dei cittadini presenti lo scorso sabato durante l'occupazione – non potevamo aspettarci qualcosa di diverso ovviamente. Abbiamo potuto parlare col presidente e ci ha detto che questa è una soluzione temporanea, si è preso 15-20 giorni di tempo  per impegnare un architetto del comune per fare un sopralluogo ai campi e valutare quali sono le aree che si possono già mettere in sicurezza dopo 8 anni di abbandono. Ci ha chiesto – continua Tommaso - di non rompere nuovamente i lucchetti per rientrare. Abbiamo valutato che la messa in sicurezza è un bene per tutti quindi aspetteremo, sperando e spingendo affinché il presidente mantenga quello che ha detto. Se così non sarà il quartiere deciderà in che modo muoversi”.

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Ex Detroit, la legge viene prima di tutto

“Per noi la legge viene prima, sempre e comunque – ha commentato in una nota Livia Pandolfi, consigliere di Azione - se la legge non riesce a eliminare le iniquità oppure non ce la fa a sanare le ingiustizie o, ancora, non aiuta chi rimane indietro allora si cambia. Però si cambia da dentro le istituzioni e con i percorsi che servono per garantire tutti. Ecco perché non possiamo essere in nessun modo a favore a qualsiasi tipo di occupazione, sia essa di edifici o proprietà private o pubbliche".

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Ex Detroit, il Pd rassicurato dalle parole di Marchionne


“Ci sentiamo rassicurati dalle parole del Presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne che durante il consiglio municipale ha chiarito come le azioni intraprese il 14 maggio scorso dai cittadini e dalle cittadine residenti del quartiere Tufello non consistevano in un’occupazione dell’impianto sportivo pubblico Detroit di via Monte Ruggero, ma erano una manifestazione di pulizia dei luoghi” hanno dichiarato in una nota Federica Rampini, capogruppo del Partito democratico del III Municipio, Nicoletta Funghi, presidente della commissione Patrimonio e Bilancio e Filippo Maria Laguzzi, presidente del consiglio del Municipio III. “Questo chiarimento lo riteniamo fondamentale viste le dichiarazioni in senso opposto rilasciate a caldo dall’Assessore Raimo in occasione dell’iniziativa. Apprezziamo sempre l’impulso spontaneo della cittadinanza attiva, finalizzato al recupero del bene comune, restano validi però i principi cardine dell’azione amministrativa, oggi più che mai forti della Legge Regionale per l’Ammirazione condivisa dei beni comuni voluta fortemente dal Presidente Nicola Zingaretti, approvata il 10 giugno 2019 con l’apposito Regolamento”. 
 

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