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Trasferimento di 500 studenti di Roma Nord, nasce il "patto educativo di comunità"

L'iniziativa del III Municipio per una comunicazione migliore tra scuola e famiglie

Trovare percorsi condivisi sul tema dell’educazione evitando decisioni calate dall’alto sulle famiglie. È questo lo scopo del “patto educativo di comunità”, un percorso avviato nel III Municipio e che vedrà coinvolti tutti i soggetti operanti, a vario titolo, nel mondo della scuola: dirigenti scolastici, corpo docenti, studenti e le loro famiglie, gli enti del terzo settore. Un’esigenza che nasce da lontano e che, dopo i fatti relativi alla scuola Giordano Bruno, è diventata impellente.

Liceo Giordano Bruno, ecco dove andranno gli alunni

Lo scorso 31 maggio, infatti, al termine di un incontro online con i genitori, la dirigente scolastica del liceo Giordano Bruno spiegava come sarebbe stato organizzato il prossimo anno scolastico. Saranno 23, secondo quanto riferisce un gruppo di genitori, le classi coinvolte dal trasferimento di sede disposto dalla dirigente. Le sezioni del triennio di scienze umane indirizzo economico/sociale e quelle del biennio dello stesso indirizzo passeranno da via della Bufalotta, dove si trova il plesso centrale, a via delle Isole Curzolane, al Tufello. Percorso inverso per chi frequenta linguistico, scientifico e scienze umane nella sede succursale. Una scelta che non è piaciuta a molte famiglie, tanto da promuovere anche una raccolta firme su Change.org arrivata quasi a mille adesioni

L’avvio del patto educativo di comunità arriva dopo una serie di episodi che hanno contraddistinto il territorio del municipio di Montesacro: dall’asilo no-vax, alla vicenda del liceo Nomentano, a quella drammatica ancora irrisolta della scuola Carlo Levi sino alla recente questione del liceo Giordano Bruno.

Liceo Giordano Bruno, chiesto l’intervento dell’ufficio scolastico regionale

“Uno dei principali obiettivi del patto educativo di comunità è proprio questo – spiegano in una nota congiunta Filippo Maria Laguzzi, presidente del consiglio municipale, Federica Rampini capogruppo Partito democratico e Nicoletta Funghi presidente della commissione personale, bilancio e patrimonio mel III Municipio -   evitare che situazioni come quelle appena ricordate, possano minare il rapporto di fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. Creare una serie di incontri che mettano in relazione e in comunicazione tutti i soggetti, a prescindere dalle loro reali competenze e ruoli, è il presupposto da cui partire per instaurare un dialogo individuando obiettivi comuni e strumenti per il raggiungimento graduale degli stessi”.

I genitori degli studenti del Liceo Giordano Bruno, pur consapevoli del ruolo “marginale” del Municipio, hanno chiesto la collaborazione dell’amministrazione per trovare percorsi condivisi “prospettando alla dirigenza del liceo alcune soluzioni percorribili. A nostro avviso - concludono i dem - sarebbe necessario un coinvolgimento del direttore dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri al fine di conciliare le esigenze delle parti in prospettiva dell’inizio del prossimo anno scolastico”.

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