Asl largo Rovani, parte una raccolta firme per scongiurarne la chiusura
il gruppo consigliare di Fratelli del III Municipio contesta la decisione di spostare il SerT ed altri servizi nella nuova sede di via Monelli
Una raccolta firme per dire di “no” alla chiusura della Asl di largo Rovani. Il gruppo di Fratelli d’Italia del III Municipio ha deciso di rivolgersi ai cittadini per scongiurare il trasferimento dei servizi, compreso il SerT, in via Paolo Monelli. Per questo motivo il gruppo ha deciso di dichiarare lo stato di “mobilitazione permanente” per organizzare anche manifestazioni finchè, si legge in una nota, l’amministrazione municipale e la Regione Lazio “non escludano l’ipotesi di via Paolo Monelli come sede del SerT”, il servizio dedicato al recupero dei tossicodipendenti.
Asl largo Rovani, chiusura entro il 2023/2025
La notizia della chiusura della sede Asl era arrivata a fine aprile, dopo una commissione congiunta pari opportunità e servizio sociale. In quell’occasione Manuel Bartolomeo, consigliere di Fdi nel III Municipio, spiegava che era arrivata la conferma dello spostamento dei servizi sulla vicina via Paolo Monelli entro il 2023/2025, con l’apertura di una casa di comunità. Successivamente il Partito democratico, in una nota, confermava la chiusura della sede Asl perché, oltre agli ingenti lavori di ristrutturazione necessari per la struttura, non ci sarebbe un accordo tra la proprietà dello stabile e la Asl RM 1.
Chiusura Asl largo Rovani, sabato la raccolta firme
Una spiegazione che, evidentemente, non è stata sufficiente per accettare questa decisione da parte di Fratelli d’Italia che sabato 21 maggio, dalle ore 10 alle 13 in via Niccoedmi, allestirà un banchetto informativo per raccogliere firme contro la chiusura, da presentare poi all’amministrazione municipale e alla Asl Rm1. L'ipotesi di chiusura del poliambulatorio di largo Rovani era stata già presa in considerazione dalla passata amministrazione Caudo.
Fdi vorrebbero venissero prese in considerazione altri tipi di strutture invece di quella di via Monelli. Manuel Bartolomeo indicava “i locali di via Monte Meta, occupati da anni” oppure “l’ex Maggiolina a via Nomentana dove ci sono locali comunali. In una traversa di via Rossellini c’è una scuola mai aperta e oggi occupata”.
