Cane aggredisce bambino di 3 anni, panico a Talenti
La denuncia arriva dalla mamma del piccolo ferito che ha sporto denuncia verso ignoti e allertato gli uffici competenti:"E' recidivo, per agire si aspetta la tragedia?"
“10 cm più su e sarebbe stata una tragedia vera” – sono queste le prime parole di Silvia, una giovane mamma ancora evidentemente scossa, che sabato scorso è stata protagonista suo malgrado di un episodio che definire spiacevole è assai riduttivo.
Tutto è accaduto in via Ugo Ojetti mentre la donna camminava spensierata sul marciapiede: un cane di grandi dimensioni è sbucato dal nulla e ha sferrato un morso feroce al più piccolo dei suoi figli, appena 3 anni, che lei teneva per mano insieme all’altro di 7.
Al bambino, portato tempestivamente al Policlinico “Umberto I”, è stata medicata una ferita sanguinante sotto l’ascella e gli sono stati prescritti cinque giorni di antibiotico per scongiurare la contrazione di malattie infettive, ma adesso nella strada di Talenti è allarme.
L’animale sembra infatti non essere nuovo a questo tipo di aggressioni, per ben due volte – come hanno riportato alcuni Vigili Urbani – avrebbe morso dei passanti e in entrambe le occasioni sarebbe stato riaffidato dal canile al padrone, un noto clochard della zona che al momento dell’accaduto giaceva a terra ubriaco.
La donna ha adesso sporto denuncia nei confronti di ignoti ed ha informato dell’episodio la Asl, il canile Muratella, l’ufficio NAE e quello per la tutela dell’ambiente e degli animali “ma – ci dice piuttosto adirata – nessuno mi ha risposto o prestato attenzione”.
Intanto l’animale continua ad aggirarsi su via Ugo Ojetti insieme al suo padrone probabilmente non in grado di garantirgli la giusta disciplina e soprattutto di assicurare l’incolumità di quanti si trovino a passare da quelle parti: la richiesta è ora quella che a prendersi cura del cane sia una struttura adeguata e del personale specializzato affinchè l’animale non possa più nuocere a nessuno prima che una tragedia sfiorata possa trasformarsi in un tragico fatto che nessuno si augura.