Via Monte Bianco e la falda acquifera: "Pesante eredità della Giunta Polverini"

Non hanno tardato ad arrivare le reazioni politiche sulla difficile situazione delle case che gli Enti stanno dismettendo, dopo la denuncia relativa allo stabile di via Monte Bianco 114, edificio di proprietà della Regione Lazio il cui piano interrato è sommerso da 1 metro e 70 d’acqua.

Una situazione che preoccupa i residenti sui quali pende il dubbio, da risolvere entro fine mese, se acquistare la casa dove risiedono da oltre 40 anni come inquilini o rinunciare ad essa.

"La Polverini lascia ai cittadini, oltre la scia di vergognosi scandali che l'hanno travolta, un'altra pesante eredità: il regolamento per la dismissione del patrimonio immobiliare di proprietà della Regione, che penalizza gli inquilini, in gran parte pensionati oggi più che mai impossibilitati ad accedere al credito per acquistare” – così Paolo Marchionne, capogruppo Pd nel Municipio Montesacro e candidato alle primarie come presidente, e Marco Palumbo, consigliere provinciale uscente.

I due esponenti Democratici hanno poi evidenziato la questione dello stabile del IV Municipio: “In quelle condizioni gli inquilini dovrebbero, entro il 29 marzo, scegliere di impegnare i propri risparmi per acquistare un appartamento con lo spettro di dover affrontare gravosissimi lavori di ristrutturazione o finire in mezzo ad una strada. Dopo le sparate sull'abbattimento di Corviale, questo – hanno proseguito - è stato l'operato di Teodoro Bontempo all'assessorato alla casa della Regione Lazio, sotto gli occhi del presidente del Municipio Bonelli che tra l'altro sarebbe incaricato dal sindaco di seguire le dismissioni delle case degli enti. Spetta a noi ora promuovere, con Zingaretti appena insediato in Regione – hanno concluso Marchionne e Palumbo - una soluzione d'emergenza e l'approvazione di una legge con maggiori tutele per l'inquilinato".