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Il III municipio si ribella a Salvini: il presidente Caudo dice no ai vigili antispaccio

La lettera della Giunta Caudo alla Sindaca Raggi: "Risorse vengano investite in progetti educativi di prevenzione"

Incrementare i controlli anti spaccio dentro e fuori le scuole attraverso il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, l'assunzione a tempo di agenti della Polizia Locale o garantendo la copertura degli straordinari con pure l'avvio di campagne informative. 

Il porgetto Scuole Sicure del Ministro Salvini

Sono questi in estrema sintesi obiettivi e strumenti del programma"Scuole sicure" voluto dal Ministero dell'Interno che a Roma ha destinato 727mila euro sui 2,5 milioni totali. 

"Sarà qualcosa di soft: di carattere non punitivo, ma preventivo" - ha assicurato in fase di presentazione del progetto il Ministro Matteo Salvini, spiegando come particolare attenzione sarà data alle segnalazioni dei sindaci, delle prefetture e dei presidi. 

Vigili antispaccio a scuola, dal ministero fondi anche per Roma: previste assunzioni a tempo

Da qui la circolare con la quale la sindaca Virginia Raggi ha chiesto ai municipi di indicare due scuole del territorio in cui avviare il programma “Scuole sicure”.

Un documento che il Roma Montesacro, guidato dalla Giunta Caudo, ha rispedito al mittente contestando l’approccio “securitario” della direttiva, interpretata dalla sindaca “in senso ancor più restrittivo”.

La ribellione del Roma Montesacro

“È doveroso che il tema dello spaccio di stupefacenti sia assunto dalle istituzioni, ma affrontarlo esclusivamente come una questione d’ordine pubblico, irrobustendo l’apparato di sorveglianza, è una strategia inadeguata e controproducente” - hanno scritto in una nota il minisindaco del Municipio III e la sua assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, sottolineando pure come il Campidoglio non esprima alcuna volontà di coinvolgere nelle scelte l’amministrazione municipale. 

Così nel Roma Montesacro è ribellione: "Da noi - scrivono Caudo e Pratelli alla Sindaca -  non avrete da noi indicazioni specifiche, non per disattenzione ma per una scelta che intendiamo motivarle compiutamente”.

Tra le critiche avanzate il fatto che “solo il 5% delle risorse stanziate può essere destinato a progetti educativi di prevenzione, rivolti alle ragazze e ai ragazzi, e che non sono contemplati interventi di riqualificazione delle aree depresse del territorio”. 

La Giunta Caudo: "No a scuole militarizzate"

“Militarizzare le scuole con telecamere e forze di polizia, oltre ad essere inefficace, - denunciano da Piazza Sempione - rischia di spaventare i ragazzi e produrre stigma sociale: quanto di peggio per i meccanismi di fiducia che sostengono la relazione tra cittadini e istituzioni e il percorso educativo”. 

Da qui la proposta alternativa, ben lontana da quella incentrata sull' installazione di telecamere di sorveglianza: “Proprio le scuole possono svolgere una funzione preziosa nella qualificazione e riqualificazione del territorio e rappresentare argine e barriera a fenomeni di criminalità. Per questo siamo qui a chiederle che le risorse stanziate siano destinate a tenere le scuole aperte in orario pomeridiano in modo da arricchire l’offerta educativa e connotare positivamente il territorio; a interventi di riqualificazione delle aree dove si rileva maggiore disagio; a percorsi educativi, informativi e formativi di contrasto alle dipendenze”. 

Una proposta, quella della Giunta del Municipio III, da estendere a tutte le scuole, nessuna esclusa, per un programma coordinato, da definire con le istituzioni scolastiche, con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio –Ambito territoriale di Roma-, con gli attori sociali e culturali del territorio e con il coordinamento del Municipio. 

Edilizia scolastica: l'appello alla Sindaca

Poi l'accento sulla prima condizione di sicurezza delle scuole, ossia la corretta degli edifici, a cominciare dalla certificazione antincendio e dalla eliminazione dell’amianto. 

“Si tratta di un’emergenza nazionale e si tratta di un’emergenza romana. Serve un piano straordinario di intervento per l’edilizia scolastica che metta in sicurezza le nostre scuole e che dia sostanza al proposito puntualmente ripetuto dopo ogni tragedia: 'mai più'. Cogliamo questa occasione, dunque, - concludono Caudo e Pratelli nell'appello alla Sindaca Raggi - per chiederle un impegno diretto sul tema e di farsi portatrice, insieme a noi, di questa istanza nei confronti del Governo e del Parlamento in vista della prossima Legge di bilancio".
 

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