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Montesacro Via della Cesarina

Un distretto dell’economia circolare nella riserva della Marcigliana

Approvata una memoria di Giunta per la valorizzazione e la tutela del più grande polmone verde del territorio: "E' porzione di Agro Romano di inestimabile”

Puntare sulla Riserva della Marcigliana valorizzandone le realtà naturalistiche, storiche, socioculturali e produttive, mettendo a sistema tutto il potenziale racchiuso in quei quasi 5mila ettari contigui con la Tenuta di Tor San Giovanni. “Il principale polmone verde ed area agricola del territorio, una porzione di Agro Romano di inestimabile” - sottolineano il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, e l’assessore municipale all’Ambiente, Matteo Zocchi a margine dell’approvazione della memoria di giunta per la realizzazione di un Distretto per l’economia circolare alla Marcigliana. 

Un distretto per l’economia circolare alla Marcigliana

Un’area che può contare su una significativa presenza imprenditoriale con diverse aziende già certificate per la produzione biologica, a cui si affianca un diffuso tessuto di micro imprese di tipo artigianale a cavallo fra l’agricoltura e la piccola manifattura. 

“È intenzione di questa Amministrazione costruire la propria azione politica con uno sguardo al futuro, creando un Municipio resiliente, che prova a non sprecare, a consumare in modo intelligente, stimolando stili di vita con un livello di benessere nel modo più coeso e inclusivo. L’idea che abbiamo in mente - hanno spiegato Marchionne e Zocchi - è quella di favorire la creazione di un distretto di economia circolare nel Parco Naturale della Marcigliana che potrebbe promuovere economia sostenibile nell’ambito della valorizzazione del tessuto agroindustriale, delle filiere corte e a km zero, la produzione di energia rinnovabile finanche il riutilizzo nel ciclo agricolo della parte organica dei rifiuti raccolti localmente ne quartieri di Cinquina e Settebagni in sinergia con AMA. Potrebbe altresì promuovere - hanno proseguito da Piazza Sempione - soluzioni sostenibili per il trasporto all’interno del quadrante, studiando nuove forme di mobilità dolce e incentivando la mobilità elettrica; promuoverebbe la protezione dell’ambiente, creerebbe nuova occupazione e offrirebbe nuovi luoghi didattici strumenti scolastici e di inclusione sociale per lo studio del patrimonio floro faunistico”. 

La valorizzazione della Riserva per strapparla anche alle discariche

La prospettiva è quella che la creazione e la diffusione di marchi di qualità locali relativi alla produzione agricola biologica possa portare, oltre all’indotto economico, anche nuove spinte al turismo naturalistico e nuovo interesse per i mestieri in via di estinzione. “Ma cosa più importante il Distretto di economia circolare fungerebbe da deterrente per gli usuali sversamenti illegali di rifiuti di qualsiasi genere al ciglio della strada immersa nella Riserva”. Si perchè negli anni nessuno è riuscito a fermare gli sversamenti illeciti nel cuore della Marcigliana con via della Cesarina eterna discarica a cielo aperto. Il Distretto per l’economia circolare come strumento di valorizzazione e tutela del territorio.  
 

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