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Montesacro Serpentara / Via Gaspare Pacchiarotti

Registro della partecipazione, CdQ Serpentara: “Strumento di esclusione”

Il Comitato di Quartiere ribadisce la contrarietà al Registro approvato dal Municipio III che prevede l'iscrizione solo per associazioni e comitati registrati all'Agenzia delle Entrate

Il parlamentino di Piazza Sempione ha approvato il Registro della Partecipazione, strumento fortemente voluto dalla Commissione Bilancio e Patrimonio e istituito con la volontà di creare un canale di comunicazione più rapido e immediato tra le istituzioni e le varie realtà del territorio che, iscrivendosi in uno dei quattro elenchi - divisi per aree tematiche (Comitati di Quartiere, terzo settore e volontariato, associazioni, associazioni sportive dilettantistiche) - avranno diritto alla partecipazione ai lavori delle Commissioni consiliari ed accesso a tutti gli strumenti di partecipazione e diritto all’informazione, come previsto dal Regolamento Municipale.

Ma l’iscrizione nel Registro è riservata a quelle Associazioni e quei Comitati che hanno depositato il proprio statuto e il proprio atto costitutivo all’Agenzia delle Entrate: un iter burocratico dal costo compreso tra i 200 e i 300 euro attraverso il quale ricevere il Codice Fiscale necessario per accreditarsi a Piazza Sempione.

Su quest’ultimo aspetto in particolare la levata di scudi del Comitato Serpentara, tra i primi ad esprimere la netta contrarietà: “Un gesto arrogante che di fatto esclude dalla partecipazione ufficiale tutti i comitati che non possono sostenere quella spesa. La partecipazione alla vita democratica del territorio dovrebbe essere a prescindere dall'avere un codice fiscale, avere il contribuito dei comitati è, per una amministrazione virtuosa, un valore aggiunto da dove attingere soluzioni, proposte e spesso critiche ma nel rispetto delle parti e dei ruoli” – ha scritto il CdQ in una nota esprimendo “tutto lo sdegno per l’approvazione di questo documento offensivo e arrogante dell’ amministrazione municipale che aveva fatto della compartecipazione e coinvolgimento cittadino il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale”.

Il Comitato Serpentara specifica come la normativa attuale non obblighi nessun comitato di quartiere ad avere una personalità giuridica a meno che nei propri compiti statutari non si prevede la partecipazione a progetti o iniziative con la corresponsione di contributi pubblici o donazioni da privati al di fuori delle quote di associazione a titolo volontario: “Tanto è vero che – spiega il Presidente, Mimmo D’Orazio - nel testo presentato e approvato non si fa riferimento a nessun dispositivo di legge sull’obbligatorietà di questa iscrizione all’ufficio del registro”.

D’Orazio sottolinea poi il rischio di avere nell’albo comitati con codice fiscale ma con una manciata di iscritti e fuori dagli elenchi quelli – come il Serpentara – non dotati del CF ma con decine di adesioni.

“Altri municipi di Roma, come il X,  – fa notare il CdQ - hanno creato una rete civica di comitati e associazioni chiedendo solo lo statuto, l’atto costitutivo e gli organi rappresentativi” ed è forse questa la strada che il Serpentara si augurava.

Da via Pacchiarotti in fine messaggio chiaro a Piazza Sempione: “Proseguiremo la battaglia contro questa delibera vessatoria”.

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