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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Montesacro Montesacro / Via Monte Faraone, 29

Quel pino secolare non s'ha da abbattere: le proteste bloccano gli operai a Città Giardino

Mattina turbolenta in via Monte Faraone 29 dove alcuni residenti si sono ritrovati per dire 'No' al taglio di un pino: "Quell'albero ha 90 anni e questa è area vincolata". Ma le carte parlano chiaro: "Tutto regolare"

Mattina concitata in via Monte Faraone, nel cuore di Città Giardino. Al civico 29 infatti sono arrivati gli operai della ditta incaricata per abbattere un pino, come richiesto dal proprietario del giardino in cui l'albero affonda le proprie radici. 

Una decisione che non è affatto piaciuta agli altri condomini della palazzina, 10 firme di contrarietà su 14, e ad altri residenti della zona che alla buonora di oggi si sono schierati per la salvaguardia dell'alberatura firmando la petizione di fatto sdoganata dal palazzo direttamente coinvolto. 

"L’albero ha circa 90 anni ed è uno dei pini piantati al momento della fondazione del quartiere Città Giardino - Montesacro, come è facile constatare dalle aerofotogrammetrie dell’epoca, da foto dei prospetti e da testimonianze dirette dei condomini più anziani" - ha spiegato l'Architetto Rodolfo Felici, abitante del civico 29, sottolineando come la zona pur essendo sottoposta a vincolo non abbia ancora un Piano del Verde "in fase di redazione da oltre due anni e ora arenato". 

"Un ritardo inspiegabile e colpevole, che rende il nostro quartiere privo di uno strumento indispensabile per tutelare l’ambiente e il paesaggio urbano. La mancanza dell'adozione di tale strumento, atto a consentire in modo chiaro e vincolante l'individuazione delle alberature storiche e monumentali e di tutte le altre poste sotto tutela - ha detto l'Architetto - lascia spazio ad arbitri ed abusi di ogni tipo". 

Città Giardino, abbattimento pino via Monte Faraone

Abbattimenti - "già due in questa strada negli scorsi mesi", ha sottolineato un residente - sui quali Città Giardino vuole far luce: così per ascoltare gli abitanti di quelle vie, parte della comunità della zona, e per avere informazioni su iter amministrativi e autorizzazioni è intervenuto anche il Comitato di Quartiere. 

"Siamo stati chiamati dai cittadini e ci è giunto il loro esposto: vogliamo avere la certezza, prima dell'abbattimento, che per l'operazione ci siano tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie" - ha detto a RomaToday la presidente del CdQ Simona Sortino. 

"Qualora tutto sia regolare e l'abbattimento sia motivato da fattori strutturali o dipendenti dall'alberatura questo è ovviamente un diritto, ma se l'abbattimento dovesse avere altre motivazioni, noi che teniamo fortemente al verde del quartiere e siamo coesi con tutta la comunità che ne fa parte - ha proseguito la presiedente - vorremmo fare in modo che il 'giardino' sia sempre più rigoglioso e persistente". 

E dopo oltre un'ora di discussioni, operai fermi e civili seppur enfatici scambi d'opinione tra i contrari e il privato che ha chiesto l'abbattimento, a fare chiarezza sono arrivati gli agenti del III Gruppo Nomentano che, carte alla mano, hanno spiegato la situazione e risolto il 'mistero' su autorizzazioni e vincoli. 

Abbattimento lecito e regolarmente autorizzato dal Dipartimento Tutela Ambiente di Roma Capitale. I tecnici incaricati di valutare la situazione, nel sopralluogo effettuato, hanno infatti rilevato il rialzamento dell'apparato radicale dell'alberatura, il fusto inclinato e la chioma asimmetrica oltre a danni alle cantine sottostanti e infiltrazioni d'acqua. Questi gli elementi riportati nero su bianco che hanno portato al parere favorevole all'abbattimento.

Dunque via il pino 90enne nel cuore di Città Giardino, al suo posto il privato - che sulla questione ha glissato con un laconico "è tutto regolare" - dovrà piantare due Malus con circonferenza tronco di 25cm. Per questi il Dipartimento prescrive inoltre tutori e garanzia di due anni sull'attecchimento.

E chissà se basteranno gli alberelli da frutto, nella fattispecie due meli, a far tornare la serenità nel condominio al civico 29 di via Monte Faraone. 

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