Ancora frizioni nel Pd di Montesacro, altolà al minisindaco: “No assegnazione diretta fondi”
Frattura tra i dem del municipio III, i tre consiglieri critici con Marchionne avvertono: “Su risorse per cultura necessarie trasparenza e partecipazione”
Tira ancora aria di bufera nel Pd di Montesacro dove una settimana fa è stata sfiduciata la capogruppo, Federica Rampini. La frattura su tematiche come gestione del patrimonio, legalità, occupazioni, recupero impianti sportivi e assegnazione di fondi pubblici. Così, dopo la polemica sulla casa sequestrata alla mafia affidata in custodia ad una cittadina sotto sfratto, nel mirino dei tre consiglieri dem critici con il minisindaco Paolo Marchionne finiscono i fondi per la cultura.
Bufera nel Pd di Montesacro
Lo scorso anno, a causa dei tempi troppo stretti, Piazza Sempione è dovuta ricorrere all'assegnazione diretta: una modalità che, seppur prevista dalla normativa, i tre “oppositori interni” di Marchionne chiedono che quest’anno venga scongiurata. Lo scorso 13 ottobre il consiglio del III Municipio ha approvato all'unanimità la delibera per bandire l'Avviso pubblico dei fondi cultura 2022. Spetterà ai soggetti interessati partecipare con progetti dedicati al Roma Montesacro e ai suoi cittadini.
I fondi per la cultura del Municipio III
“Abbiamo più volte segnalato alla giunta la necessità di un percorso condiviso, di una programmazione e soprattutto di un coinvolgimento del territorio e delle associazioni che da sempre svolgono attività culturali a vario titolo nel nostro Municipio. Siamo soddisfatti - scrivono in una nota i consiglieri del Partito Democratico Nicoletta Funghi, Filippo Maria Laguzzi e Federica Rampini - per il lavoro svolto nelle commissioni, che oltre a tener conto delle diverse iniziative, dei luoghi in cui realizzarle e dell'utenza a cui rivolgersi, ha tenuto soprattutto conto dello strumento della procedura ad evidenza pubblica per l'assegnazione”. Per il prossimo 21 ottobre l’incontro informativo dedicato a tutte le associazioni e le realtà che potrebbero essere interessate a partecipare correttamente all'avviso.
L’altolà dei consifglieri dem a Marchionne: “No assegnazione diretta fondi”
"Al contempo, però, siamo anche preoccupati per quanto abbiamo appreso nella seduta di Commissione Bilancio, ovvero - scrivono in tre - che già si sta pensando a come supplire a dei tempi troppo ridotti per emanare il bando. Seppur questa ipotesi sia consentita dalla legge e dalle normative vigenti soprattutto entro certe soglie, - incalzano Funghi, Laguzzi e Rampini - rimane la nostra contrarietà politica all'assegnazione diretta di fondi pubblici. Il grande lavoro fatto nelle commissioni e l'indirizzo univoco espresso da tutta l'aula di Piazza Sempione, meriterebbe di avere il giusto epilogo con la pubblicazione dell'avviso pubblico e la partecipazione del più ampio numero di associazioni".