Occupazione suolo pubblico bar e ristoranti, il consiglio del III Municipio boccia la proposta di Italia viva

È stata bocciata dalla maggioranza del III Municipio la proposta di delibera capitolina di Italia viva per la proroga fino al 31 dicembre 2022 delle occupazioni di suolo pubblico emergenziali delle attività commerciali. Le deroghe ai permessi adottate durante la pandemia terminano il 30 giugno 2022 e, almeno ad oggi, c’è grande incertezza su quanto accadrà durante l’estate.

Le occupazioni di suolo pubblico erano state previste con una delibera del Campidoglio inizialmente fino al 31 dicembre 2021. Queste permettevano alle attività commerciali, in particolare pub, pizzerie, bar e ristoranti, di realizzare delle piattaforme, occupando gratuitamente il suolo pubblico (altrimenti il costo varia dai 70 ai 140 euro al metro quadro annui), per accogliere i clienti all’aperto.  All'inizio del nuovo anno è quindi arrivata una prima proroga fino al 31 marzo e poi una seconda fino al 30 giugno 2022. 

Vista la situazione e la necessità di uscire da una logica emergenziale, il gruppo di Italia viva in Campidoglio ha presentato una proposta di delibera, firmata dai consiglieri Valerio Casino e Francesca Leoncini, sulla quale i municipi devono esprimere un parere. Il documento prevede la proroga delle occupazioni regolari fino al 31 dicembre 2022, mettendole a pagamento con dei prezzi calmierati. Questa proposta di delibera, però, è stata bocciata dal consiglio del III Municipio. 

Occupazioni suolo pubblico, la proposta procede negli altri municipi

“La nostra proposta nasce per sostenere e aiutare a far ripartire le attività commerciali e il settore della ristorazione duramente colpiti dalla crisi economica derivata dalla pandemia e aggravata dalla guerra in Ucraina – spiega la consigliera di Italia viva nel III Municipio Marta Marziali - senza la proroga fino a dicembre, non si consente a commercianti e ristoratori di programmare l’attività per i mesi estivi, indispensabile per ripartire”. I consiglieri capitolini Casini e Leoncini si dicono “soddisfatti per l’approvazione della delibera da parte del Consiglio del II Municipio e da parte della Commissione Commercio del Municipio XV” mentre restano “interdetti per la bocciatura da parte della maggioranza del III Municipio, evidentemente indifferente alle esigenze del settore del commercio romano”. 

La delibera era stata bocciata dalle commissioni commercio e personale nel III Municipio. Poi, in aula, la maggioranza ha anche evidenziato come ci fosse un parere negativo dei vigili urbani. “Quelle dei vigili erano osservazioni che si potevano superare con un emendamento – spiega la Marziali – dispiace ancora di più aver visto che il presidente Marchionne, che ha tenuto la delega al commercio, non fosse in aula per la discussione della delibera. Tra l’altro nella delibera proponiamo che il comune di Roma lavori a qualcosa di più ampio perché non si può sempre agire in emergenza. I cataloghi degli arredi urbani sono vecchi di 20 anni ed oggi con c’è a disposizione una mappa per sapere quanto un’occupazione di suolo pubblico”. 

Maggioranza e 5 Stelle votano insieme

“La maggioranza del Municipio III ha votato compatta insieme ai 5S bocciando una proposta che avrebbe fornito una boccata d’ossigeno a tante attività commerciali messe in ginocchio dalla crisi. Molte di queste attività, che rischiano la chiusura a causa della crisi, si trovano proprio in III Municipio, ma è evidente che i consiglieri della maggioranza di Piazza Sempione non hanno a cuore il loro destino” conclude la consigliera Marziali.