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Montesacro Montesacro / Piazza Sempione, 15

"In questo municipio la linea Gualtieri è indigesta": volano stracci e si spacca il Pd

Sfiduciata la capogruppo Dem, ex assessora ed esponente storica del partito: nella maggioranza liti e accuse incrociate

Terremoto nel Pd del Municipio III dove sei consiglieri su dieci hanno sfiduciato la capogruppo, Federica Rampini, ad un anno dalla sua elezione all’unanimità.

Municipio III, sfiducia per la capogruppo Pd 

“Non è una scelta legata a questioni di correnti, tant’è - ci spiegano tra i corridoi di Piazza Sempione - che i consiglieri in questione fanno capo a diversi esponenti, qualcuno di loro è anche indipendente. La sfiducia arriva dopo un anno in cui le istanze della maggioranza di Montesacro non sono mai state portate nelle sedi opportune. La scelta è stata legata a questioni di merito e di metodo”. 

La capogruppo Pd sfiduciata: “Qui si mina azione del sindaco”

Tutt’altra versione quella di Rampini, già assessora allo Sport nella Giunta Marchionne del 2013. “In questi mesi ho cercato di portare avanti la linea del Pd e del sindaco Gualtieri in municipio, purtroppo però - ha detto l’ex capogruppo ai microfoni di RomaToday - ho incontrato molte resistenze”. La spaccatura vera e propria è arrivata su un atto di Azione a sostegno del termovalorizzatore: l’impianto proposto da Gualtieri per tentare di risolvere, almeno in parte, la perenne crisi dei rifiuti a Roma. Dopo l’idea iniziale di astenersi, l’atto è stato votato anche dai Dem “ma questa cosa mi è stata fatta pesare, come se avessi fatto una forzatura, tant’è che non mi è stato nemmeno permesso di portare avanti il consiglio tematico sui rifiuti con la presenza dell’assessora Sabrina Alfonsi. Dal punto di vista informativo per il territorio sarebbe stato importante”. Le altre fratture all’interno del Pd del Municipio III si sono verificate su legalità, occupazioni, assegnazione di fondi pubblici e patrimonio. “Oltre alla discussione sul termovalorizzatore - ha detto Rampini - c’è una visione difforme da quella del partito su altre tematiche come i fondi cultura assegnati direttamente ad alcune associazioni; una mancata presa di posizione pubblica e ufficiale sulle occupazioni; una visione difforme sul recupero degli impianti sportivi e in ultimo l’assegnazione del patrimonio. Sembra quasi - ha rincarato la dose Rampini - che qui si voglia minare l’azione politica di Gualtieri, ho l’impressione che anche qui ci sia una sorta di ‘fronda’ come accade in Campidoglio”. 

La replica del presidente Marchionne: “Noi modello su linee del Campidoglio”

Linea Gualtieri indigesta? Il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, replica perentorio. “E’ stata una scelta dei consiglieri e credo vada rispettata, senza sovraccaricarla di ricostruzioni fantasiose. Non c’è alcuna rottura con il Campidoglio: solo per dirne una siamo stati il primo municipio ad attuare il decentramento sul verde. Oltretutto - sottolinea il minisindaco ai nostri microfoni - siamo impegnati sul modello della città dei 15 minuti, la nostra proposta è stata prototipo per altri territori, siamo avanguardia anche sui beni dismessi. Facciamo un lavoro sul territorio seguendo le linee del Campidoglio per farle vivere e attuarle nel nostro municipio. Se vogliamo dare credito all’idea che ci sia dell’altro dietro una banalissima sostituzione di un capogruppo sbagliamo e manchiamo di rispetto anche ai consiglieri che hanno scelto così”.

La difesa dell’ex capogruppo: “Così si mina maggioranza”

Si schiera con Rampini il presidente del consiglio del Municipio III, Filippo Maria Laguzzi, che parla di azione “irresponsabile” nei confronti di “una storica esponente del municipio e tra le fondatrici del Partito Democratico nazionale”. "La sfiducia è arrivata nel giorno in cui al Senato la destra ha eletto Presidente dell'aula Ignazio La Russa, grazie ai voti di qualche franco tiratore fra le  fila delle opposizioni. Ci troviamo davanti ad un momento difficile per il Partito Democratico ed è davvero vergognoso che alcuni consiglieri, invece di lavorare per ricostruire il partito ed amministrare il territorio, lavorino per spaccare il gruppo del Partito Democratico e minare la tenuta della maggioranza di centrosinistra che amministra Roma e il III Municipio. È un giorno triste. A Federica Rampini va il mio ringraziamento per il lavoro qui fin svolto e per quello che farà ancora in futuro, perché sono certo che lei starà sempre dalla stessa parte, quella della legalità e della buona politica''.  
 

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