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La Trasparenza mette alle strette "l'assente" Assessora Brescia: opposizioni chiedono dimissioni

Dopo il 'caso' Sartiano ancora Bufera per la Giunta Capoccioni: una mozione a firma Petrella (FdI)-Rampini(Pd) invita la delegata a Mobilità e LLPP a dimettersi "per non essere stata in grado di svolgere a pieno il mandato istituzionale conferitole"

Le opposizioni di Piazza Sempione all'attacco della Giunta Capoccioni. Dopo la richiesta di ritirare le deleghe all'Assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Sartiano, accusato di avere "conflitti di interesse" in quanto troppo legato al mondo delle cooperative e ad una in particolare, le forze di minoranza del parlamentino di Montesacro tentano ancora la spallata invitando l'Assessora a Mobilità e Lavori Pubblici, Patrizia Brescia, a rassegnare le proprie dimissioni "per non essere stata in grado di svolgere a pieno il mandato istituzionale conferitole". 

All'Architetto Brescia, ultima arrivata nella Giunta Capoccioni, le opposizioni, con una mozione a firma Petrella (FdI) e Rampini (Pd), sottoscritta pure dalla Lista Marchini, rimproverano la totale assenza nelle Commissioni e un operato impalpabile sul quale non si hanno ragguagli.

"Nonostante il Consiglio del Municipio III abbia votato pure un atto su partecipazione, condivisione e trasparenza sugli atti della Giunta con il Consiglio e le Commissioni, il primo atto dell'Assessore Brescia è stato quello di proseguire negando la sua presenza sia nella Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza, sia nella Commissione Lavori Pubblici e Mobilità" - si legge nella mozione redatta da Petrella e Rampini che sottolineano pure come ad oggi "non sia dato avere informazioni riguardo l'operato dell'Assessore". 

Sette in tutto gli inviti rivolti dalla Trasparenza a Brescia, uno senza risposta sei invece le mancate presenze giustificate con "impegni precedentemente assunti", "motivi familiari", "nessuna competenza in materia", come nel caso della seduta dedicata ad alcune rotatorie del territorio, o perchè in merito al punto da discutere si trovava "in fase interlocutoria con i cittadini e non ha prodotto atti". Troppo, o per meglio dire troppo poco, per le opposizioni che hanno così deciso di mettere l'Assessora con deleghe a Mobilità e Lavori pubblici alle strette. 

Una richiesta di dimissioni respinta al mittente, l'Assessora Brescia ha affidato a Facebook il proprio pensiero, non appena saputo del documento congiunto di FdI e Pd. 

"Non mi dimetto" - ha scritto l'esponente della Giunta Capoccioni sferrando l'attacco alle forze di minoranza. "Le opposizioni, PD e FdI, chiedono le mie dimissioni da assessore ai lavori pubblici nel III Municipio, proprio loro che hanno governato male questo territorio e sono causa del disastro attuale, vorrebbero essere giudici dell'operato dell' amministrazione Capoccioni. A queste persone dico che non fermeranno il nostro lavoro e che non riusciranno ad intimorire la nostra azione politica, che non li vede più protagonisti di interventi spot utili a creare solo consenso immediato. Noi - ha assicurato l'Architetto - stiamo lavorando per dare un futuro al nostro Municipio". 

Insomma, dopo il caso Sartiano rientrato con il M5s a serrare le fila, per la Giunta Capoccioni è ancora tempo di bufera. E a Piazza Sempione, con una maggioranza che in un recente Consiglio si è addirittura spaccata, si preannunciano   settimane roventi. 
 

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