Insediamenti abusivi, Marchionne: “Non si parli di emergenza”
Il minisindaco ha risposto all'interrogazione del centrodestra sul tema delle baraccopoli presenti nel territorio del Roma Montesacro
La questione relativa alle baraccopoli presenti sul territorio del Municipio III con la presunta proliferazione negli ultimi tempi denunciata dal centrodestra nei giorni scorsi è approdata in Consiglio.
Il capogruppo del PdL, Cristiano Bonelli, e quello di FdI, Francesco Filini - che di recente hanno stilato e inviato al III Gruppo delle Polizia Locale una mappatura degli insediamenti esistenti - hanno interrogato il Presidente Marchionne per sapere quali strumenti l’amministrazione municipale intenda mettere in campo per affrontare la problematica che i due hanno definito come una vera e propria “emergenza”.
LA REPLICA DI MARCHIONNE - Il minisindaco, smorzando i toni allarmistici dell’opposizione, ha tenuto a sottolineare come il Municipio sia in costante contatto con la Sala Operativa Sociale e il Dipartimento competente per poter valutare le eventuali iniziative da intraprendere.
“Attenzione – ha detto Marchionne – quando non si hanno numeri e dati certi non si può parlare di emergenza. Allo stato attuale non ho un programma di sgomberi, ma posso dire che la Polizia Locale sta effettuando pattugliamenti per verificare e arginare potenziali episodi di criminalità legati sia agli insediamenti abusivi che ovviamente anche ad altro, non vogliamo ridurci infatti ad un’equazione tanto frequente quanto semplicistica”.
Dunque per adesso nessuno sgombero all’orizzonte nel territorio del Roma Montesacro che negli ultimi anni ne ha visti oltre un centinaio: “Le azioni di sgombero e bonifica messe in campo dalla passata amministrazione – ha spiegato Marchionne – sono state perlopiù un processo attraverso il quale si sono drenate risorse ai servizi e alle politiche sociali per poter inseguire accampamenti che mentre venivano smontati da una parte venivano ricostruiti a cinquanta metri”.
OPPOSIZIONE INSODDISFATTA - La risposta del Presidente non ha però lasciato soddisfatto il capogruppo di Fratelli d’Italia: “Con non poca preoccupazione prendo atto che per la sinistra la questione è ancora un tabù. Fa specie che si chiedano i numeri invece di portarli in Aula: evidentemente sia da parte dell’amministrazione comunale che municipale non c’è la percezione del problema” – ha detto Filini invitando Marchionne a fare un giro nei quartieri per parlare con gli abitanti e i comitati dai quali sono arrivate molte segnalazioni su bivacchi e insediamenti sparsi su tutto il territorio.
