A Montesacro la banca delle visite che offre cure gratuite ai più bisognosi
Grazie alla rete solidale la fondazione assicura cura mediche a chi non può attendere i tempi del servizio pubblico e non può permettersi specialisti privati
Assicurare le cure mediche ai cittadini meno abbienti del Municipio III tramite un progetto solidale che intende garantire il diritto alla salute uguale per tutti. È con questo scopo che nasce il protocollo tra l’amministrazione di Piazza Sempione e “La Banca delle Visite”, fondazione impegnata dal 2015 nel settore sanitario a supporto dei più bisognosi.
Municipio III, ecco la banca delle visite
Un progetto che nel giro di pochi anni ha donato centinaia di visite specialistiche in tutta Italia. Il principio è lo stesso del rito solidale di origine partenopea del caffè sospeso: la Banca delle Visite raccoglie donazioni per offrire visite e cure mediche a persone in difficoltà. Le richieste, veicolate dai servizi sociali municipali, riescono ad essere evase in 48 ore grazie alla rete di solidarietà che negli anni si è consolidata intorno all’iniziativa. Medici privati, strutture convenzionate con la onlus o budget provenienti dalle donazioni: chi ha bisogno di una prestazione medica viene ricontattato e indirizzato verso il professionista o l’esame diagnostico richiesto.
Visite gratuite per chi ne ha bisogno
“Un protocollo che impegna Banca delle Visite e la nostra amministrazione ad aiutare i cittadini meno abbienti bisognosi di cure urgenti che non possono attendere i tempi, a volte lunghi, del servizio sanitario pubblico o permettersi una visita medica a pagamento. Un circuito solidale in cui la generosità di aziende e privati cittadini va a concretizzarsi in donazioni trasformate in prestazioni mediche” - ha sottolineato il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne. “Oltre alle fasce cosiddette ‘fragili‘, spesso già note alle attività socio-assistenziali delle amministrazioni locali, sono in crescita le famiglie nuove a questa condizione di difficoltà, anche in relazione alle conseguenze della pandemia, che possiamo e dobbiamo individuare e aiutare”. Da qui il protocollo con La Banca delle Visite. “Per aiutare ancora una volta il territorio in maniera concreta andando incontro alle necessità e ai bisogni delle persone, facendo sinergia tra amministrazioni e terzo settore”.