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"Assessore con conflitto d'interessi", il M5s fa quadrato: "Trasparenza destabilizza Pd"

Ieri in nell'Aula del Municipio III il "caso" Sartiano, ex dipendente della Coop Bottega Solidale, e delegato alle Politiche Sociali. Le opposizioni: "Sua carica politicamente inopportuna", lui si difende: "Nessun conflitto, solo esperienza nel mondo del Sociale da oltre 20 anni"

Si è conclusa con bagarre in Aula e rinvio la seduta del parlamentino del Municipio III che all'ordine del giorno, tra i tanti punti, aveva anche la mozione con la quale le opposizioni chiedevano il ritiro delle deleghe all'Assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Sartiano, accusato, in quanto ex dipendente della cooperativa Bottega Solidale, di avere un "conflitto d'interessi" scomodo e che, secondo i presentatori del documento, potrebbe minare "la credibilità dell'amministrazione municipale". 

LEGAMI DIRETTI CON LA COOP - Un legame di natura professionale e personale quello di Sartiano, compagno della ex presidente della coop onlus, con Bottega Solidale: uno degli operatori attivi nella gestione dei campi rom della Capitale e pure una delle coop accreditate nel Municipio III per l'erogazione di servizi nell'area minori e adulti.  Tanto è bastato, insieme alla stretta collaborazione di Sartiano con l'Assessore Baldassarre sul fronte nomadi e la coincidenza tra la sede - in via Vanni Biringucci, 41 - di Arianna Popolare, Centro di Psicoterapia e Sanità di cui Sartiano è direttore, e quella di Bottega Solidale, per sollevare da parte delle opposizioni "disagio e perplessità" sulla posizione del vice presidente del Municipio III. 

LECITA RICHIESTA DI INFORMAZIONI - Da li lo scontro. "La nostra è una lecita richiesta di informazioni e chiarimenti, nessuno mette in discussione la sua persona e il suo operato. Questa mozione nasce dal silenzio dell'Assessore che in queste settimane non dicendo nulla ha alimentato sospetti" - hanno spiegato nei loro interventi Bono e Petrella di Fratelli d'Italia chiedendo trasparenza all'esponente della Giunta Capoccioni. 

INOPPORTUNITA' POLITICA - Ben più severo l'intervento dell'ex minisindaco Marchionne con il collega Dem, Bugli, a sollevare il "caso di opportunità politica".
"Questa è una vicenda che mette in difficoltà il Municipio III e tutta Roma. E' inopportuno che in un territorio come questo, che vuole rappresentare un'amministrazione virtuosa e di esempio per la città, queste deleghe siano affidate a Sartiano. Possibile - ha chiesto in Aula il Democratico - che non ci sia nessuno con meno legami diretti? Essere competenti non significa per forza essere parte di cooperative sociali che pure sono esperienze positive di questa città". 

IL M5S A DIFESA DEL PROPRIO ASSESSORE - Accuse, dubbi e sospetti contro i quali il M5s - prima che la discussione si interrompesse per il rifiuto della consigliera Pd, Francesca Leoncini, a lasciare l'Aula in quanto espulsa seppur senza alcun precedente richiamo formale - ha fatto quadrato difendendo il proprio assessore. "Sartiano è più che trasparente, noi crediamo in lui e nel suo operato. La sua esperienza vi appare scomoda ma nè lui nè la sua compagna fanno più parte di Bottega Solidale. Questioni che peraltro attengono alla sfera strettamente personale" - la difesa della consigliera, Daniela Michelangeli, prima che a sorpresa Sartiano, assente alla question time, si presentasse in Aula. 

LA REPLICA DI SARTIANO ALLE ACCUSE - "Nel rispetto del mio lavoro, e delle prerogative del mio mandato mi sono presentato per rispondere alla mozione presentata dalle opposizioni, e impropriamente definita di sfiducia da alcuni proponenti, per dissipare i dubbi adombrati dalle ricostruzioni giornalistiche. Per quanto mi è stato possibile ho elencato i miei cessati rapporti lavorativi con tutte le realtà operanti nel sociale con cui ho collaborato e in particolare con la coop 'Bottega Solidale' e la mia vicinanza alla ex vice presidente della stessa cooperativa che è parte della mia sfera privata" - ha dichiarato Sartiano a margine della tumultuosa seduta del Consiglio.

TROPPA TRASPARENZA DESTABILIZZA IL PD - "Ho illustrato la questione bando e avrei anche risposto ad eventuali altre questioni che sarebbero eventualmente emerse. Mi sono dovuto arrendere all'evidenza, che troppa trasparenza, tutta insieme, - incalza l'Assessore - destabilizza alcuni consiglieri del Pd rendendo impossibile proseguire nel confronto, nella discussione e nei chiarimenti tanto acclamati". 

BAGARRE IN AULA - "Ne prendo atto e mi chiedo, cosa abbia indotto in particolar modo i consiglieri del Partito Democratico a voler interrompere un confronto che - ha concluso il vicepresidente del Municipio III - fino al momento dell'interruzione della consigliera Leoncini si svolgeva in un clima di sano scambio".

CONSIGLIO RINVIATO - Dunque sul caso Sartiano discussione rimandata al prossimo Consiglio del Municipio III con le posizioni già nette e definite: opposizioni dubbiose e insistenti nel sottolineare l'inopportunità politica di mantenere lo psicologo e psicoterapeuta alle Politiche Sociali; M5s fiero invece della propria scelta, sempre al di sopra di ogni lecito sospetto. 
 

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