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Niente manifesti per Marchionne: "Ci metto la faccia"

Una campagna elettorale sobria e nel rispetto del territorio: "Non imbrattare il quartiere è regola di civiltà"

La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra del 7 aprile prossimo sta volgendo al termine,ma all’orizzonte c’è già quella in previsione delle elezioni amministrative di fine maggio e per i candidati sarà fondamentale non cadere in errori che ne possano compromettere l’immagine.


I manifesti abusivi sono uno degli argomenti scottanti di questo scambio prima del voto, tante le polemiche sollevate in merito di recente, e così c’è chi sceglie di promuoversi senza carta sui muri.


“La mia è e resterà una campagna elettorale senza manifesti" – ha detto Paolo Marchionne, candidato alle primarie del centrosinistra in Municipio IV.


“Chi si candida a governare una città – ha proseguito Marchionne - ha il dovere e l’obbligo di dare il buon esempio, per questo la mia campagna ha come caratteristica quella della sobrietà e del rispetto principalmente del territorio e dei cittadini che vi abitano. Anche in questo municipio – ha spiegato - sono spuntati manifesti affissi da candidati locali che hanno imbrattato muri, cantieri della metro, oltretutto in luoghi abusivi”.


Per Marchionne anche questi aspetti potrebbero essere un metro di giudizio valido per valutare  la qualità di un candidato e l’apprezzamento dello stesso per il luogo che si propone di amministrare: “I cittadini – ha concluso l’esponente del PD - hanno il diritto di essere informati ma anche il diritto di vivere in un quartiere decoroso e pulito e noi abbiamo il dovere di rispettare questa naturale regola di civiltà”.

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