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INTERVISTA | Francesco Pieroni, l'assessore che punta alla presidenza: "Più partecipazione, la statua di Piazza Sempione non si sposta"

In corsa per le primarie del Municipio III anche Francesco Pieroni, attuale assessore della Giunta Caudo: "Partiamo dalla pulizia della città, poi progetti su trasporti e servizi"

Due donne e due uomini: è sfida a quattro per le primarie del centrosinistra in Municipio III. In corsa per lo scranno più alto di Piazza Sempione anche Francesco Pieroni del Pd, attuale assessore della Giunta Caudo. 46 anni, iscritto al Partito Democratico. Ha avuto una decennale esperienza di lavoro in Regione Lazio dove, in passato, è stato capo della segreteria tecnica dell’Assessorato all’Urbanistica prima e della Commissione agricoltura poi. Dal 2018 è Assessore con delega ai Lavori Pubblici in III Municipio, dove da giovanissimo è stato prima consigliere e poi anche assessore. Sfiderà ai gazebo del 20 giugno l'ex minisindaco e compagno di partito, Paolo Marchionne; Marina D'Ortenzio di Liberare Roma e la consigliera uscente di Demos, Angela Silvestrini.

Da tre anni assessore nella Giunta Caudo, prima una lunga esperienza in Regione Lazio. Perchè ha deciso di candidarsi presidente del Municipio III?

Quella della Giunta Caudo è una delle più interessanti esperienze politiche della mia vita. Di questo sono grato in particolare al Presidente. Nel momento in cui il partito esprime una candidatura di livello internazionale per la guida della Città, quella di Roberto Gualtieri, ho sentito però il bisogno di contribuire alla creazione di una grande coalizione al cui centro fosse un partito unito, ma allo stesso tempo aperto. Questo è il senso della mia candidatura

Come ha preso l’endorsement di Caudo verso Paolo Marchionne, lo vive come una sorta di “sfiducia” da parte del suo presidente?

Come ho già avuto modo di dire, per me non è un fatto inaspettato l’appoggio reciproco tra Caudo e Marchionne. Ci sono innanzitutto delle differenze programmatiche e di metodo tra il Presidente e il Pd che io credo di rappresentare in larga parte in questo territorio. A riprova, c’è il fatto che la mia candidatura è apertamente e lealmente a sostegno di Roberto Gualtieri, candidato ufficiale del PD. In Giunta non mancherà mai la collaborazione istituzionale tra noi ma io rivendico la mia autonomia politica e il mio ruolo nel tentare di migliorare alcuni progetti e superare alcune polemiche che rischiano di lasciare diviso il territorio. Nei giorni scorsi è stata ad esempio inviata una lettera al Partito Democratico e al candidato alle primarie Roberto Gualtieri da parte dei comitati che si oppongono al progetto di pedonalizzazione di piazza Sempione promosso dalla Giunta Municipale. Come membro di quella Giunta, ma soprattutto come esponente del Partito Democratico, a quasi cinque mesi dall’inizio di questa storia, credo sia opportuno fare un passo decisivo per rendere il progetto più condiviso e superare questa lunga fase di stallo evitando che si trasferisca in una dinamica elettorale. Prima di iniziare i lavori, dovremmo peraltro chiarire ai nostri stessi tecnici municipali che li dirigeranno, come dovrà essere realizzata la piazza. Non possiamo pensare di ‘pianificar facendo’… Per questo ritengo indispensabile superare subito il principale punto di contrasto, confermando insieme e pubblicamente che non sposteremo il monumento sacro.  Questa decisione non pregiudica la realizzazione di una piazza pedonale davanti alla sede del municipio, sulla quale potremo anche valutare le altre proposte che ci vengono dai cittadini e dagli atti votati in Consiglio Municipale. 

In questi anni non sono mancati punti di vista diversi all’interno della Giunta. Qual è stato il punto di forza del governo Caudo, e quale quello di debolezza?

Il punto di forza è stato la capacità di mettere in campo una grande abilità nella progettazione di soluzioni nonostante la totale inadeguatezza della Giunta Capitolina, che sarebbe stata chiamate a proporcele. L’unico limite nella nostra esperienza è stata la mancanza di una piena condivisione con la cittadinanza di alcune scelte. Ho sentito più spesso parlare di partecipazione di quanto ne abbia visto nella pratica quotidiana. Inoltre, il mancato pieno coinvolgimento del Partito Democratico nel governo del nostro territorio ha rappresentato non un segnale di forza e di rivendicazione di autonomia, ma un elemento di debolezza avendo noi come eletti e militanti persone aperte al dialogo, radicate e preparate. 

A Settebagni via il porta a porta, tornano i cassonetti. Cosa ne pensa: rimodulazione del servizio necessaria o resa davanti alle difficoltà?

Direi entrambe le cose, da un lato il sistema di raccolta è totalmente inadeguato ai bisogni della città. Ciò è particolarmente evidente nelle zone in cui è attivo il porta a porta: un sistema verso il quale i cittadini hanno perso la fiducia, che andrà riconquistata. Nel caso specifico di Settebagni c’è poi un problema strutturale di viabilità. Per questo è preferibile un sistema misto che agevoli la raccolta in strade che spesso sono di difficile accesso per i mezzi che AMA ha a disposizione.

Quali sono le tre priorità che dovrebbe affrontare il prossimo presidente del Municipio III?

Come ha detto giustamente Gualtieri, i primi mesi dovranno essere dedicati a ripulire la città, dal centro alla periferia. Non possiamo pensare al rilancio di Roma senza prima garantire la minima manutenzione quotidiana. La seconda priorità è mettere in campo progetti all’altezza di una Capitale, a partire dai trasporti e dai servizi. Non bisogna perdere tempo su questo punto, tenuto conto che il Recovery Fund rappresenta una straordinaria fonte di risorse da spendere però in modo efficiente e celere. 
Infine, dobbiamo imparare di nuovo ad ascoltare i cittadini e le cittadine, restituendo loro la fiducia nelle istituzioni. 

Ipotizziamo che lei vinca le primarie e che arrivi al ballottaggio contro il candidato, ancora ignoto, del centrodestra. Si accorderebbe con il M5s? Creerebbe una eventuale Giunta giallorossa?

Io credo nella buona amministrazione che si rivolge direttamente ai cittadini. Mi rivolgerò a tutti coloro che rispettano sinceramente la democrazia, le istituzioni e i diritti degli altri.

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