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Giovedì, 25 Aprile 2024
Villa Spada / Fidene / Via Annibale Maria di Francia, 42

La voragine ai piedi del palazzo "sfratta" gli abitanti

Gli inquilini di via Annibale Maria di Francia a Villa Spada difficilmente potranno rientrare a casa in tempi brevi e prima che cessi l’assistenza del Comune

Il rumore dello sgretolio del terreno, il tonfo sordo dei detriti nel grosso buco di terra aperto nel cortile, lo scenario apparso sin da subito disastroso con i tre abitanti della palazzina di via Annibale Maria di Francia 42, a Villa Spada, a lasciare in fretta e furia la propria abitazione ormai inagibile. La voragine ha lasciato fuori casa i tre inquilini del palazzo: tutti evacuati da vigili del fuoco, polizia locale, carabinieri e protezione civile intervenuti immediatamente dopo la chiamata che ha segnalato la presenza della grossa voragine nel cortile dello stabile. 

Voragine a Villa Spada: evacuata palazzina

Dallo smottamento, avvenuto la mattina del 28 dicembre, è già passata una settimana. I tre sono stati ospitati prima da parenti e amici poi, grazie al lavoro del Municipio III e della Protezione Civile di Roma Capitale, nel vicino albergo di Castel Giubileo: lo stesso che all’inizio del 2020 aveva accolto le famiglie evacuate dalla palazzina di Salita di Castel Giubileo investita da una frana. Permanenza nell’hotel che potrà durare al massimo per 30 giorni, così le persone sfollate devono già pensare ad un’alternativa. Si perchè probabilmente non basteranno due mesi, quelli inizialmente previsti, per rimettere in sesto lo stabile.

Villa Spada, le famiglie evacuate ancora fuori casa

"Pensavano che la ristrutturazione fosse più veloce e quindi di rientrare in breve tempo, invece la voragine sembra aver seriamente compromesso la stabilità del palazzo e la sua agibiltà. Non è una situazione semplice, i tempi saranno lunghi” - ha detto a RomaToday l’assessora al Sociale del Municipio III, Maria Concetta Romano. Lo stabile è privato, Piazza Sempione è però intervenuta sul fronte dell’assistenza alloggiativa e in supporto degli inquilini evacuati: “Ci siamo preoccupati di informarli di pensare per tempo ad una soluzione alternativa per quando l’assistenza del Comune cesserà. Tutti e tre hanno fatto richiesta ai servizi sociali per il contributo alloggiativo da utilizzare per nuovo contratto di affitto, andranno valutati per ciascuno i requisiti. Gli uffici stanno già lavorando”. 

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