rotate-mobile
Serpentara-Fidene Fidene / Via Salaria, 981

"Il Tmb Salario va svuotato in 15 giorni. Chiusura a novembre? Dite la verità ai cittadini"

L'Assessore all'Ambiente Muraro sull'impianto di via Salaria: "E' problema rilevante". Intanto Ama conferma volontà dismissione lavorazioni: "Farà trasferenza nelle more della sua trasformazione in altro"

Roma cerca di combattere l'emergenza rifiuti che da settimane sta soffocando le strade soprattutto nel quadrante nord della Città: impianti saturi e raccolta a rilento con la vita di chi abita accanto ai TMB, il Salario tra tutti, divenuta infernale tra miasmi dovuti al trattamento e a quelle tonnellate di indifferenziato in giacenza a soffocare interi quartieri. 

Ieri il blitz dell'Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, Paola Muraro, nella sede di Ama in Via Calderon de la Barca dove lungo e duro è stato il confronto con il presidente della Municipalizzata Daniele Fortini

Tra i punti toccati nell'incontro andato in diretta su facebook anche il futuro del TMB Ama di via Salaria sulla cui dismissione, annunciata da Ama a partire da novembre, l'Assessore capitolino ha chiesto delucidazioni. 

"La vostra intenzione a novembre è chiudere il Salario? Perchè noi come amministrazione non sappiamo nulla" - ha detto Muraro interpellando Fortini che ha risposto come sul punto ci sia stato un indirizzo da parte della precedente Amministrazione confermato poi dal prefetto Tronca. 

"Se ora c'è un indirizzo differente..." - la replica perplessa del presidente di Ama con Muraro a spiegare la propria posizione in merito: l'urgenza per Roma Capitale è quella di svuotare al più presto un impianto "allo stremo". 

"Io sarei contenta che da qui a novembre l'impianto fosse svuotato e spero che sia svuotato entro agosto. Novembre è un'altra cosa che non mi riguarda. Entro agosto però è necessario" - ha ribadito l'Assessore all'Ambiente.

Uno svuotamento quello urgente e da mettere in atto subito che partirà nell'immediato con la collaborazione fattiva dei partner di Malagrotta, ACIAM, SAF e RIDA e il calo fisiologico dei rifiuti previsto dai tecnici a partire già dai primi di agosto che dovrebbero dare respiro alla Capitale e ai suoi abitanti. 

"Il Salario nel giro di 15 giorni va svuotato perchè la gente non ne può più, ci sono 40 gradi, e c'è un problema veramente grosso"- ha ribadito Muraro trovando d'accordo Fortini che ha parlato dello svuotamento del Salario come prioritario per liberare quel quadrante da condizioni di disagio rilevanti "evidenziate dai cittadini in modo marcato".

Ben più complesso invece l'approdo alla dismissione completa dell'impianto: "Il nostro piano è quello che abbiamo coltivato in questi ultimi tre anni e quindi quello di metterci in condizione di fare il revamping dei siti esistenti di Ama immaginando che le lavorazioni dei TMB, a cominciare dal Salario per poi transitare a Rocca Cencia, devono essere dismesse" - ha spiegato Fortini all'Assessore Muraro. 

Un ruolo importante sembra sarà quello del trasporto dei rifiuti all'estero previsto dalla Regione però solo per far fronte ad eventuali esigenze impreviste e non come soluzione strutturale: "ENKI (notificatore ndr. ) - ha spiegato Fortini - ha detto che produrrà la modulistica completa per i trasporti transfrontalieri  il 1 agosto in modo che dal 7 novembre possano cominciare i carichi da Salario e Rocca Cencia per allontanare 500 tonnellate al giorno di rifiuto fresco". 

"Allora bisogna essere chiari con i cittadini - ha tenuto a sottolineare Muraro - il Salario non tratterà ma farà trasferenza, gli abitanti di quel municipio vedranno comunque i camion entrare e uscire". "Il Salario, come sempre detto al Municipio e ai cittadini, dovrà fare trasferenza di rifiuto fresco nelle more della sua trasformazione in qualcosa di diverso. Noi poi siamo agli indirizzi dell'Amministrazione" - ha aggiunto Fortini lasciando dunque uno spiraglio di speranza sulla futura e completa liberazione del sito dall'indifferenziato. 

La tasferenza infatti - per altro già prevista con la determinazione del 2011 e con l'autorizzazione del 2013 - non è una prospettiva, se non con la rassicurazione di temporaneità per alleggerire la filiera, che piace a Villa Spada e dintorni che sperano di non dover più avere a che fare in alcun modo con il conferimento di rifiuti organici nella struttura.

In quel quadrante del Municipio III infatti erano già stato molto chiari: "Qualsiasi soluzione di riconversione dell'impianto che non tenga in considerazione la buona qualità della vita dei cittadini non potrà essere accettata". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il Tmb Salario va svuotato in 15 giorni. Chiusura a novembre? Dite la verità ai cittadini"

RomaToday è in caricamento