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Serpentara-Fidene Serpentara / Via Serrapetrona, 43

Frasi choc in classe: genitori protestano contro la preside e l'ufficio scolastico regionale "inadempienti"

Sit-in delle mamme e dei papà della "Carlo Levi" in III municipio, dove è scoppiato il caso di una maestra con problemi psichici protagonista di episodi che hanno turbato i bambini: "Potrebbe tornare a settembre"

Ad aprile scoppiò lo scandalo della scuola elementare "Carlo Levi" di via Serrapetrona in zona Fidene-Colle Salario nel III municipio: una maestra da mesi manifestava comportamenti non adeguati per una classe di bambini di 8 anni, scrivendo frasi sconnesse sulla lavagna, fumando nei corridoi, mettendosi a cavalcioni sulla finestra, disegnando simboli massonici. La mattina del 19 maggio i genitori hanno protestato perché, a quanto sostengono, non è stato preso nessun provvedimento definitivo. 

"Rompiamo il silenzio, giustizia per i nostri bambini" è lo slogan sullo striscione esposto da circa una cinquantina tra mamme e papà infuriati per la mancanza di comunicazione da parte degli organi competenti e in primis della dirigente dell'istituto comprensivo: "Da quando è esploso tutto, non è cambiato niente - spiega a RomaToday Tiziana Cagnazzo, presidente del consiglio d'istituto - non riusciamo ad avere un dialogo con la preside, che si nega a tutti. Inoltre abbiamo saputo che l'insegnante al centro dello scandalo potrebbe tornare in servizio a settembre, perché non è mai stata veramente sospesa, se non per una settimana dopo l'episodio della finestra, quando si mise cavalcioni a dondolare. Ad oggi risulta in malattia". 

Addirittura, secondo quanto riferito dalla stessa Cagnazzo "l'ufficio scolastico regionale ha negato, in un colloquio privato informale con un genitore, di aver mai parlato di sospensione per la maestra". Maestra che, come raccontato durante una trasmissione radiofonica su "New Sound Level", aveva già ricevuto alcuni trattamenti sanitari obbligatori e in uno degli episodi "incriminati" si era resa protagonista di un'aggressione fisica e verbale nei confronti di un alunno disabile. 

I problemi resi pubblici dai genitori in protesta, però, non si limitano a quelli causati dalla maestra in questione. "C'è una classe terza che ha praticamente perso l'anno - continua Cagnazzo - per colpa delle continue assenze e atteggiamenti non consoni da parte delle maestre. Questo la preside lo sa, lo abbiamo detto tante volte, ma non è mai intervenuta. Noi continueremo a protestare sempre qui davanti, ma se le cose non cambieranno allora saremo noi a farlo e porteremo via tutti i bambini. Resteranno la preside, il personale Ata e la segreteria, insieme a tutte le maestre che fanno scudo e si chiudono in loro stesse perché hanno paura a parlare con noi". 

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