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Castel Giubileo: il nido Castello di Gelsomina al centro dello scontro politico

La struttura, chiusa perchè giudicata insalubre, era stata successivamente assegnata ad alcune associazioni locali. Votato l'atto del Pd che ne chiede la ristrutturazione

Polemiche iniziate quasi un mese fa, a seguito della decisione presa dall'amministrazione locale di chiudere l'asilo nido Castello di Gelsomina, a Castel Giubileo, a causa delle condizioni della struttura giudicate insalubri. E' scontro politico sulla destinazione della stuttura, intanto oggi il Consiglio municipale ha approvato un Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico, con cui si chiede a Roma Capitale di reperire fondi dal prossimo bilancio per la ristrutturazione dello stabile. 

L'ACCUSA DEL PD. Una settimana fa il consigliere Pd Riccardo Corbucci denunciava: "Il 2 agosto la giunta municipale ha approvato una memoria di giunta con la quale assegna, vista l'istanza presentata dall'associazione privata Vivi Castello, la struttura pubblica a delle non meglio precisate associazioni e comitati di quartiere con la finalità - si legge nella memoria - di utilizzare gli stessi come luogo di aggregazione dei cittadini di tutte le fasce d'età e per la realizzazione di iniziative culturali, eventi, laboratori volti a migliorare il quartiere e a promuovere il miglioramento del benessere di tutti i cittadini. In pratica i locali non erano idonei per i bambini, ma lo sono per i cittadini di tutte le fasce d'età. Davvero vergognoso". 

LE MOTIVAZIONI DEL PDL. Immediata la replica del Presidente della commissione Scuola Emiliano Bono, che aveva reso noto:  "Assegnarlo alle realtà locali vuol dire riconoscere il ruolo attivo ed iI  radicamento che hanno nel territorio le associazioni, il locale comitato di quartiere e, tra le richieste ricevute, anche  la banda musicale del confinante quartiere di Settebagni: tutto questo con l' obiettivo di non lasciare nell'  abbandono una struttura che manterrà la destinazione scolastica, per dar modo all' amministrazione di finanziare il nuovo asilo. Di vergognoso non c'è veramente nulla, anzi c è la volontà di non lasciare una struttura in mano ad eventuali male intenzionati (come occupanti) o nel degrado e nell'  abbandono". Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli. "Inoltre, si tratta di una assegnazione temporanea che non prevede la presenza prolungata (ci dormivano) dei piccoli, come accadeva fino all' anno scorso. Inoltre, in questo modo ci sarà la possibilità di sviluppare dentro la struttura attività di aggregazione; una assegnazione di locali pubblici assolutamente gratuita che potrà quindi tutelare l' immobile e che è identica a quella fatta alcuni anni fa dalla passata amministrazione municipale in quella che oggi è la sede del Municipio a via Fracchia, quando il consigliere del Pd era in maggioranza e presidente di commissione".

L'APPROVAZIONE DELL'ATTO IN CONSIGLIO. Ieri in Consiglio  si è aperto un nuovo capitolo sulla vicenda del nido. "L'ordine del giorno sospende qualsiasi assegnazione degli spazi dell'asilo nido ad associazioni o comitati di quartiere, annullando la memoria di giunta del Presidente Cristiano Bonelli, che il 2 agosto scorso aveva incredibilmente deciso di assegnare i locali, definiti insalubri, ad associazioni e comitati di quartiere che avrebbero dovuto organizzarvi eventi ed iniziative dedicate a tutte le età" ha spiegato Riccardo Corbucci "la follia di quell'assegnazione aveva persino trovato la contrarietà dell'assessore al patrimonio Rizzo, mentre stranamente alla riunione di giunta era assente l'assessore alla scuola Francesco Filini". "La decisione del consiglio municipale, quindi, annulla la decisione, questa si insalubre, di Bonelli che aveva deciso di chiudere un servizio pubblico come l'asilo nido e regalare i locali ad associazioni a lui molto vicine" continua Corbucci "una decisione che non è andata giù alla stessa maggioranza, parte della quale ha deciso di votare l'ordine del giorno del Pd, mentre il resto ha infine preferito un voto di astensione, decidendo di non difendere l'operato del proprio presidente. Una sonora sconfitta per un assente Cristiano Bonelli, che insieme con la consigliera di riferimento Jessica De Napoli, erano quest'oggi probabilmente già in ferie".

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