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"Scrivete i nomi dei compagni che vorreste morti": shock nella scuola di periferia

Alla Carlo Levi di Colle Salario per due anni un'insegnante ha palesato comportamenti inadeguati, tra aggressioni, richieste cruente ai bambini e racconti sconnessi. Adesso è stata sospesa

Raccontava a bambini tra i 6 e gli 8 anni di averli cresciuti quando erano neonati, di avergli cambiato i pannolini. Ma non era vero. Si arrampicava sulla finestra afferrando le serrande e dondolando nel vuoto, osservata da decine di occhi terrorizzati. Scriveva frasi senza senso sulla lavagna, fumava nei corridoi. Una maestra dell'istituto comprensivo Carlo Levi di Colle Salario, in via Serrapetrona, è stata sospesa dall'ufficio scolastico regionale e adesso a rischiare è anche la dirigente. 

Il racconto della presidente del consiglio d'istituto

A raccontare la storia, durante la trasmissione "Gli Inascoltabili" di radio New Sound Level è la presidente del consiglio d'istituto Tiziana Cagnazzo, ma gli episodi arrivano anche da molti altri genitori. Una di loro, Marzia, spiega a RomaToday che la figlia di 8 anni "non vuole più andare a scuola per tutto quello che ha visto e sentito in questi ultimi due anni". 

La richiesta ai bambini: "Scrivete i nomi dei compagni che vorreste morti"

La docente, secondo quanto rigerito da Cagnazzo "aveva già ricevuto diversi trattamenti sanitari obbligatori e ha aggredito un bambino disabile". Un episodio che è arrivato anche alla Ministra per la Disabilità, Erika Stefani, la quale ha promesso provvedimenti severi.  “La vicenda va avanti da un paio di anni - racconta la presidente dei genitori della Levi - con l’arrivo a scuola di una docente che da subito è stata protagonista di episodi un po’ particolari a seguito dei quali sono dovute intervenire anche le forze dell'ordine. Tra quelli più eclatanti c’è l’aver fatto disegnare ai bambini di seconda elementare i gironi dell'inferno chiedendogli di mettere all’interno i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti".

Frasi sconnesse e simboli massonici sulla lavagna

Un trauma per i piccoli alunni. Ma non si sarebbe fermata qui: "Ha disegnato sulla lavagna simboli massonici e frasi senza senso - continua - e lo abbiamo saputo tramite l'insegnante dell'ora successiva, che ha fotografato tutto. La dirigente scolastica, informata di tutto, anche davanti alle forze dell'ordine ha dichiarato che quello era ciò che passava il Miur e per lei era un'insegnante come gli altri". 

"La dirigente scolastica un muro di gomma"

"Ho parlato anche con l’assessora alla scuola del terzo municipio Paola Ilari - spiega Cagnazzo - e con altri presidenti di consigli di istituto perché tra le problematiche che si verificano nelle scuole questa è molto più seria.
Io ci tengo a precisare una cosa: tutto ciò che abbiamo fatto noi come genitori e che sto facendo io come presidente del consiglio d’istituto, lo abbiamo fatto perché volevamo aiutare questa persona, perché è una persona che sta male e che ha bisogno di aiuto. Ma trovando il muro di gomma della dirigenza scolastica, siamo stati costretti a dover richiamare le forze dell'ordine".

L'aggressione a un bambino disabile e l'ammissione dei problemi psichici

Anche perché nel corso dell'anno scolastico 2021/2022 si è anche verificata un'aggressione ai danni di un bambino disabile. "Di questa situazione ne erano a conoscenza tutti, anche l'ex assessora alla Scuola ora al Comune, Claudia Pratelli - conferma parlando in radio - e la scuola ha avuto un calo di iscrizioni. E non è per la natalità, perché altre scuola non sanno dove mettere i bambini". Secondo quanto riferito sempre da Cagnazzo "parlando di fronte ad alcuni genitori, alle forze dell'ordine e ad altre maestre, questa insegnante ci disse di assumere psicofarmaci, di essere stata più volte sottoposta al Tso e di avere un amministratore di sostegno".  "L’ufficio scolastico regionale dice che la dirigente scolastiche poteva intervenire sin dall’inizio - accusa Cagnazzo - bloccando la situazione come hanno fatto altri dirigenti in altri istituti, perché questa docente è stata allontanata da altri istituti. Il danno che stanno provocando ai nostri bambini non è una cosa da poco".

Il Municipio: "Stupisce la scarsa tempestività della dirigente scolastica"

L'assessora alla Scuola di Montesacro, Paola Ilari, a RomaToday racconta come si è arrivati alla sospensione per sei mesi dell'insegnante: "A fine novembre sono stata contattata da genitori e docenti - spiega - e ho capito chiaramente che la situazione era grave. Gli strani disegni chiesti ai bambini, fumare in classe, l'aggressione al bambino disabile, le frasi sconnesse e il mettersi a cavalcioni sulla finestra erano tutti elementi che da persona di buon senso mi inducevano a credere che questa donna avesse bisogno di cure e di essere protetta, allontanandola dalla scuola. Scrissi alla dirigente scolastica, più volte, non ricevendo risposte se non che era tutto sotto controllo e che le forze dell'ordine erano informate. Ma il tempo passava e i genitori proseguivano a contattarmi, così ho iniziato a sollecitare l'ufficio scolastico regionale che dopo diverse richieste ha inviato una prima ispezione tra gennaio e febbraio". Un problema emerso già nel 2020, palesato al provveditorato anche a fine 2021, la prima ispezione arriva a inizio 2022: "E' emerso un problema grave - continua Ilari - ma c'era bisogno anche di una relazione da parte della dirigente. Che, con mio sommo stupore, ha tardato ad arrivare. Alla fine, anche dopo una seconda ispezione, si è arrivati alla sospensione di sei mesi che per una insegnante in prova com'è il suo caso significa perdere il lavoro. La dirigente non ha agito con tempestività necessaria: la scuola dev'essere un ambiente sereno e protetto per i bambini, purtroppo così non è stato e si sono verificati anche episodi di regressione da parte degli alunni, con disturbi del sonno e pipì a letto". 


 

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