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Limiti via Salaria, bagarre in Aula: "M5s va a 30 all'ora anche in Consiglio"

L'atto del Pd che chiedeva la revoca dei limiti e l'impegno al rifacimento del manto stradale non è stato discusso: seduta sospesa per oltre un'ora e mezza. Il M5s: "Aggressione verbale è rifugio dei deboli, nessun problema a discutere della consolare"

Clima incandescente ieri a Piazza Sempione dove il Consiglio del Municipio III avrebbe dovuto discutere il documento della consigliera del Pd, Francesca Leoncini, che chiedeva all'amministrazione di far revocare il limite di 30 km/h imposto su via Salaria a causa del manto stradale dissestato e attivarsi con urgenza per il rifacimento dello stesso. 

Nulla da fare. In seguito a toni accesi e attimi di confusione la seduta è stata sospesa per più di un'ora e mezza e, superato l'orario di convocazione, la discussione sul documento relativo ai limiti di via Salaria è stata rimandata. 

"La maggioranza pentastellata del III municipio procede a 30 km all'ora anche in consiglio, dove ha sospeso più volte la seduta, anche per un'ora e mezza di seguito, per non consentire la discussione e la votazione della risoluzione del Pd sulla revoca dell'assurdo limite dei 30 km orari imposto sulla via Salaria" - hanno commentato a margine della seduta Francesca Leoncini, consigliera del III Municipio e Riccardo Corbucci, coordinatore del forum Legalità del Pd Roma. "Utilizzando i mezzucci della peggiore prima repubblica, i consiglieri del M5S hanno tenuto in ostaggio il consiglio perché non vogliono revocare il limite di velocità, che tutela soltanto l'amministrazione in caso di incidenti stradali e serve a fare cassa con gli autovelox a danno dei malcapitati automobilisti. Quanto accaduto oggi - hanno concluso i due Dem - dimostra l'inconsistenza e l'incapacità di chi amministra la città e il III Municipio".

Dall'altra parte, quella dei 5s, netta la condanna all'atteggiamento di alcuni consiglieri di opposizioni accusati di "aggressione verbale". "L'aggressione verbale è il rifugio dei deboli" - scrivono i pentastellati di Piazza Sempione consegnando la loro versione dei fatti ad un post su Facebook. 

"In Aula di Consiglio, per l'ennesima volta, si è ripetuto un copione trito e stantio. L'unico copione che taluni soggetti, incapaci di sostenere la dialettica della democrazia in aula, e affrontare la discussione sui debiti fuori bilancio fatti e mai approvati, siano in grado di recitare. Urlare e minacciare è l'unica possibilità rimasta a chi non ha argomenti e prova a sviare l'attenzione dell'aula dal fallimento della propria azione politica. Riportare la discussione sui fatti ed assumersi le responsabilità - hanno proseguito i grillini di Montesacro - è invece la scelta di chi è un cittadino e continua a rimanere tale e che per questo fondamentale motivo non avrà mai problemi - hanno assicurato - a discutere atti come quello sulla Salaria, se verranno mantenuti comportamenti adeguati alle norme e al decoro dell'aula e non si renda necessaria la sospensione del Consiglio a causa di un agire provocatorio e arrogante unicamente atto a nascondere la propria intrinseca e conclamata inadeguatezza". 

Da qui la "ferma condanna" all'atteggiamento "provocatorio" di parte dell'opposizione: "Esprimiamo la nostra completa solidarietà e vicinanza a Mario Novelli (presidente del Consiglio del Municipio III ndr.) attaccato per il solo fatto di aver mantenuto l'ordine in Aula". 
 

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